Si è fatta una solida reputazione questa rockeuse francese, Nadj, un fascio di poesia e rock che in anni ha girovagato nelle strade blu della musica e non solo, e ora con questo EP senza titolo di quattro tracce, suonato in collaborazione con Il Teatro degli Orrori, mette a punto un suono dal taglio internazionale, un impeto, una tensione agrodolce, una femminilità espressiva di chi a combattuto la vita con la testa e il distorsore.
Dicevamo, quattro tracce che suonano per cento, un pulsare di polsi e tempie che aggancia “animalità” à la Sandra Nasic, uno sghiribizzo intellettuale à la Ani DiFranco, un carattere indomito ma anche riflessivo che sfodera una voracità d’azione non indifferente. EP di alchimie, miraggi, notti insonni e febbri interiori, il filo teso di un deliro dai sapori mediorientali in Le ciel de nuit, l’eclettismo intimista di La fièvre, la scarica stoner che s’impossessa di Le lion o la dolcezza destabilizzante che Toutes les fontaines diffonde come un incubo riflesso. In definitiva un piccolo gioiellino cui dare attenzione seriamente per riempire un pugno di minuti di grinta e verbi rock.
(2016, ALMeidA)
01 Le ciel de nuit
02 La fièvre
03 Le lion
04 Toutes les fontaines
IN BREVE: 4/5