Gli attenti analisti del rock sottolineano spesso come l’elezione di Obama abbia cambiato l’ottica dei musicisti americani. Se nel 2001 l’attentato terroristico a New York ne aveva macchiato musica e umore, la neopresidenza di Barak ne ha rappresentato il ritorno a una visione più solare. Naturalmente il dato è pronto a vivere tutte le smentite del caso, ma certo un quadro lo fornisce nella lettura dei nuovi dischi made in USA. I The National seguono questa logica? Probabilmente sì. Perché la band di Cincinnati, Obama, lo ha supportato a lungo nel 2008 con le loro canzoni che furono colonna sonora della campagna elettorale. E in effetti, volendo seguire il teorema Obama/ottimismo, il nuovo dico High Violet un’annacquata al nero di “Boxer” (disco immenso, ma certamente bruno e tristissimo) la dà. In altre parole, se quell’album era popolato da stanze buie e, fuori, da un “fake empire” cattivo e mostruoso, “High Violet”, invece, è un viaggio nell’amore, naturalmente con tutte le cicatrici del caso (Sorrow, Afraid Of Everyone, Terrible Love), ma con una passione diversa, accesa, infuocata, violetta. I National gestiscono la tensione. Le loro canzoni, ieri nevrotici spigoli post-punk di sapore new wave, diventano brani totali, rock, pop, segnati da tutte le tinte che erano state offuscate dal buio. La copertina è eloquente: un albero i cui arbusti sono vivaci fronde di pastelli. Anche Matt Berninger sembra ammorbidire il suo baritono. Il suo canto s’illumina, si fa più chiaro. In Venderlyle Crybaby Geeks ecco i nuovi National: quartetto d’archi dolcissimo, pianoforte, voce di Berninger accostata da un coro celestiale, luce chiara, un tuffo nel piacere. “High Violet” agisce sui polpastrelli dell’ascoltatore, perché, a un primo tocco, cominciano a sudare. Le ballate atmosferiche (Lemonworld, Runaway, Bloodbuzz Ohio) hanno questo effetto: conquistano il palato immediatamente, un gusto che si insinua e che non va più via. E alla fine la domanda è d’obbligo: la tristezza c’è per essere superata? A Obama la risposta.
(2010, 4AD)
01 Terrible Love
02 Sorrow
03 Anyone’s Ghost
04 Little Faith
05 Afraid of Everyone
06 Bloodbuzz Ohio
07 Lemonworld
08 Runaway
09 Conversation 16
10 England
11 Vanderlyle Crybaby Geeks
A cura di Riccardo Marra