Debutto per la coppia Anderson .Paak-Knxwledge con lo pseudonimo NxWorries, a continuare una proficua collaborazione in ballo ormai da anni. Il primo, nato artisticamente come Breezy Lovejoy, ha trovato riconoscimento dapprima nella scena underground e successivamente con il debutto mainstream grazie alle varie collaborazioni con Dr. Dre e l’entrata nella Aftermath. Knxwledge, produttore già affermato, è responsabile tra le altre cose di alcuni successi del “To Pimp A Butterfly” di Kendrick Lamar e di acclamati remix del defunto J Dilla.
Yes Lawd! si presenta come un ibrido tra un EP e un LP, non tanto per il numero dei brani quanto perché solo alcuni di essi superano i canonici 3 minuti di durata, come già era successo in “Link Up & Suede” dello scorso anno.
Un inno alla vita, quello di Anderson .Paak in Livvin, dove la fa da padrona la sua provenienza ed educazione nei cori gospel di chiesa: dopo tanti sacrifici, grazie alla perseveranza, l’artista è adesso in grado di godere appieno della bellezza della vita. La gratitudine provata nel vedere ricompensati gli sforzi dopo aver toccato il fondo, dopo aver vissuto come senzatetto con una figlia a carico ed esser scappato di casa dai genitori all’età di 17, come recita in Get Bigger / Do U Love: “I left home at 17, had to lighten the load / I was young but I was keen to survive on my own”.
Lyk Dis e What More Can I Say sono i brani che meglio contribuiscono a quella mistione tra generi per cui è famoso Anderson. Allo stesso tempo rivelano anche quello che è l’unico difetto di .Paak, nelle liriche e nell’articolazione di rime più complesse e metaforiche.
Knxwledge diventa così per Anderson .Paak un rifugio sicuro, soprattutto per l’affinità del materiale che entrambi gli artisti hanno creato già prima di essere un duo, sperimentando entrambi fusioni tra hip hip, soul e funk. Anderson ha ribadito più volte come non si tratti di un suo lavoro da solista, ma in fin dei conti l’impressione che resta è questa, a partire proprio dal titolo “Yes Lawd!”, ormai suo celebre intercalare.
Se .Paak ha iniziato la sua carriera aderendo alle basi di Knxwledge, ora il sound jazzy e old school del produttore passa in secondo piano per lasciare più spazio alle doti vocali del cantante.
(2016, Stones Throw)
01 Intro
02 Livvin
03 Wngs
04 Best One
05 What More Can I Say
06 Kutless
07 Lyk Dis
08 Can’t Stop
09 Get Bigger / Do U Luv
10 Khadija
11 H.A.N.
12 Scared Money
13 Suede
14 Starlite
15 Sidepiece
16 Jodi
17 Link Up
18 Another Time
19 Fkku
IN BREVE: 3,5/5