Oddisee è il perfetto esempio di come un artista hip hop possa consapevolmente decidere di non piegarsi alle leggi dell’industria, pur di continuare a produrre musica di un buon livello qualitativo che non vada contro le proprie ideologie. L’artista rimane apprezzabile da molti, ma il piacere di approfondire la sua discografia e andare a fondo nei suoi messaggi, rimane forse per un pubblico più eclettico. In quasi dieci anni di prolifica carriera, Oddisee è riuscito a ritagliarsi una nicchia di mercato considerevole.
Nei gusti raffinati di Oddisee scorre il sangue della lunga tradizione di Washington D.C. (”This is for Chocolate City though I represent the county”), sia per la produzione che per l’originalità dei testi. I temi trattati non sono quelli che vanno per la maggior nel rap più mainstream: niente alcol, niente donne, niente dilapidazione di denaro. Tanto da avvicinarsi per alcuni versi ad artisti come Lecrae e Andy Mineo, divenuti famosi con la frangia meno conosciuta del christian rap.
Nell’anticipata Things, Oddisee vuole indurre le persone a immedesimarsi nel prossimo e riflettere sul fatto che ogni individuo sta affrontando avversità, quindi è necessario rispettare la sensibilità altrui. Speranza e positività in Rain Dance: la pioggia portata dalle nuvole permette ai semi di creare nuove vite. Anche da eventi non auspicabili, si può ricavare qualcosa di costruttivo.
Se il titolo, The Iceberg, vuole essere esemplificativo del rompere i muri per andare oltre i propri limiti, NNGE (Never Not Getting Enouh) è un brano cardine: “Just get up every time somebody knocks you down / And celebrate in front of people like they’re not around / And if they try to build a wall to keep you balling out of bounds / Use the bench they told you to warm to keep the fences knocking down”. Proprio quando il mondo sembra buttarti giù, bisogna rialzarsi e avere le forze per saper ricostruire il proprio futuro (Built By Pictures).
Like Really mette in discussione alcune delle politiche di Trump (“How you gonna make us great, when we were never really that amazing… Why a brother get a three for a sack while your brother go free for a raping”), ,entre si termina con Il groove anni ’70 di Rights & Wrongs ’70 con il featuring dell’introspettivo polistrumentista haitiano Olivier St. Louis.
La versatilità e umiltà di Oddisee gli permettono di passare facilmente da una produzione solo strumentale come “The Odd Tape” a un album rap, accontentando i gusti di qualche nostalgico dell’hip hop old school e degli amanti delle influenze jazz. “The Iceberg” si erge grazie all’ausilio di liriche politicizzate che affrontano temi più che mai attuali per i cittadini americani intesi nella loro totalità, ma allo stesso tempo anche liriche per aumentare la self confidence del singolo individuo contro l’alienazione.
(2017, Mello Music)
01 Digging Deep
02 Things
03 Built By Pictures
04 Hold It Back
05 You Grew Up
06 NNGE (feat. Toine)
07 Like Really
08 Want To Be
09 This Girl I Know
10 Waiting Outside
11 Rain Dance
12 Rights & Wrongs (feat. Olivier St. Louis)
IN BREVE: 3,5/5