Che ci volete fare, mi sciolgo quando canta Will Sheff. Nella sua voce c’è il pomeriggio zuppo di pioggia, ci sono le strade con luci a intermittenza e un caffè fumante sul tavolo della terrazza. C’è un modo di interpretare la musica come dono ultraterreno da celebrare a dovere. Gli Okkervil River dunque sono il regalo migliore per il mio Natale 2011, soprattutto se è una nuova loro uscita. Il titolo è Golden Oppurtunities 2 ed è il cadeau che la band texana mette nelle mani degli ascoltatori per musicare al meglio le proprie feste. Badate bene però, non è un disco di canzoni di Natale (alla Sufjan Stevens per intenderci), casomai è un album con canzoni che vanno bene per Natale perché ne seguono le linee di naturale densità e ne colgono l’atmosfera irriducibilmente melanconica. Gli Okkervil arrivano a questo secondo capitolo dopo che il primo splendido “Golden Oppurtunities” aveva musicato le feste di fine anno del 2007 con nove canzoni messe in free download. Quattro anni dopo, anche in questo numero 2, la grazia è quella della loro migliore espressione: quella che ha reso il loro ultimo disco “I Am Very Far” una perla, quella che li rende tra le migliori storie rock del nuovo millennio anche quando rileggono canzoni non loro. Ecco che “Golden Oppurtunities 2” è l’omaggio ad alcuni tra gli autori preferiti da Sheff: c’è Ted Lucas con il brano It’s So Nice To Get Stoned, c’è il Jim Sullivan di U.F.O., ci sono gli australiani Triffids di One Soul Less On Your Fiery, il Bill Fay di Plan D e la tradizione sonora contenuta nel brano Dry Bones. Canzoni che gli Okkervil River reinterpretano con il loro tocco inconfondibile, ammaccato, romantico, disperato, innamorato, tinteggiato di grigio perla in ogni singola nota e ricoperto da una leggera patina di polvere elettrica. E allora se volete una colonna sonora priva di inutili renne a sonagli, maglioni dal disegno geometrico e chalet di tendenza; se volete invece buone sensazioni e basta, questo disco, per voi, è un’opportunità d’oro.
(2011, Autoprodotto)
01 It Is So Nice To Get Stoned (Ted Lucas)
02 U.F.O. (Jim Sullivan)
03 One Soul Less On Your Fiery (The Triffids)
04 Plan D (Bill Fay)
05 Dry Bones (tradizionale)
A cura di Riccardo Marra