La reunion dei Rage Against The Machine รจ stata senza ombra di dubbio un fulmine a cielo aperto, sebbene era un evento che vagava da tempo per aria. Il beneaugurato scioglimento degli Audioslave, il progetto solista di Tom Morello senza infamia e senza lode e la scomparsa di Zack De La Rocha dalle scene, se non con la buona โMarch Of Deathโ prodotta da Dj Shadow e la pessima โWe Want It Allโ prodotta da Trent Reznor, facevano presagire una remota possibilitร che i nostri tornassero a suonare assieme. Ma nessuno si sarebbe mai aspettato, soprattutto a poco piรน di un mese dalla stupenda data di Modena, che sarebbe uscito questo side-project sotto nome di Zack, al microfono ed alle tastiere (!), e Jon Theodore, noto ai piรน come il batterista dei The Mars Volta. Quindi ecco pubblicato sotto la label Anti- questo ep contenente cinque tracce. Per orientarvi sulla proposta del duo, immaginatevi i RATM orfani dellโhard-rock di Tom Morello e del funk di Tim Commerford, con tastiere un poโ noise ed un poโ industrial che fanno guadagnare parecchio in cattiveria le canzoni. I due sono in gran forma: il drumming di Jon Theodore รจ particolarmente ricercato e complesso, specie se messo a confronto con Brad Wilk (Last Letter, la traccia migliore dellโep, รจ un ottimo esempio) e quanto a Zack fortunatamente non ha ancora perso lo smalto nel rimare. La cosa piรน evidente รจ che, soprattutto nei refrain, si cimenta in parti melodiche ben azzeccate, perdendo definitivamente il rischio di essere troppo monocorde. Quanto alle tastiere, non essendo un tastierista (e nessuno avrebbe mai e poi mai creduto nel contrario), suona in maniera fin troppo naif, rendendo le canzoni un poโ troppo semplici e simili tra di loro (Wild International, primo singolo che si giudica la palma di episodio meno riuscito del lotto, edย If You Fear Dying sono pericolosamente identiche), e guadagnano valore con lโaumento degli ascolti, facendoci passare venti minuti godibili. Che cosa aspettarsi dunque dai One Day As A Lion? A differenza di quanto possa far pensare il monicker, pare che diventerร una band a tempo pieno e, stando a quanto detto recentemente da Zack, ci saranno delle aggiunte nella line-up e di conseguenza un arricchimento nella composizione di brani futuri. Perciรฒ non รจ giusto bollarli di sana pianta, visto che il loro progetto รจ sicuramente piรน sincero e coerente degli Audioslave; un giudizio definitivo potrร essere dato solo con lโuscita del full length. Ciononostante lโascolto รจ consigliato ai fan dei RATM ed a tutti coloro che stimano e considerano Zack il vero leader del โguilty partyโ.
(2008, Anti-)
01 Wild International
02 Ocean View
03 Last Letter
04 If You Fear Dying
05 One Day As A Lion
A cura di Antonio D’Alessandro