Rituali. Passaggi. Cambiamenti. Cera lacca da applicare, il sigillo. Il passaggio da CCCP a CSI a PGR è sempre stato unto di una “messa” di fine/inizio. Nel 1992 fu il concerto “Maciste contro tutti”, nella notte di Prato, a metter punto all’esperienza filosovietica del combo e far nascere quella del Consorzio. Il 29 giugno del 2001, invece, furono le luci della fiaccolata di Montesole a bagnare i Per Grazia Ricevuta. Oggi Ultime Notizie Di Cronaca è l’ultimo atto simbolico dei PGR, pianterà anche i semi di una nuova fase? No, stavolta no. Lindo Ferretti pare aver finito davvero qui la sua corsa musicale, e non per via di quell’intervista shock in cui parlava del suo ritorno al cattolicesimo, ma perché ogni parabola vive di un inizio e di una fine e la sua è giunta a compimento: i fuochi del punk, i crucci della Linea Gotica, il ristoro nelle letture partigiane, il ritorno a casa e le “foto di famiglia”. Venticinque anni di musica e vita sempre scacciando qualsiasi forma di pensiero debole. E quindi questo “Ultime Notizie Di Cronaca” non è solo”un obbligo contrattuale da onorare con la Universal”, come l’ha voluto bollare Giovanni, ma, piuttosto, l’atto definitivo che non poteva mancare, il rituale da onorare, appunto il sigillo. Nove “cronache” di sé stesso, di Ferretti, del suo mondo tutto: la montagna, gli eco della guerra, la religione, il ritorno a casa, il tempo moderno ”che corre, scivola via piano, s’ammassa, s’appiatta, livella l’odierno”. Nove cronache che fibrillano del cuore di Giovanni seguendo le rotte oblique disegnate da Gianni (Maroccolo) e Giorgio (Canali): i due Caronte di questo viaggio agli inferi voluto ”come fosse un’altra Linea Gotica, almeno per mood sonoro e ambientazioni minimali”. Musicalmente la scelta di Maroccolo e Canali – che hanno comunicato nella solitudine di un software – è caduta sull’elettronica macchiata da qualche chitarra elettrica, nulla a che vedere, dunque, con il rock palpitante di “D’anime e d’animali”. “Ultime Notizie Di Cronaca” è, invece, il vero seguito di “Per Grazia Ricevuta”, il debutto del 2002, per quel suo modo di brulicare negli stomaci dell’ascoltatore. Quando partono Cronaca montana, Cronaca d’inverno, Cronaca del 2009, infatti, l’attenzione è risucchiata completamente dal salmodiare sintetico di Giovanni la cui voce raggiunge bassezze cavernicole. Gianni e Giorgio remano gli strumenti ognuno nella postura che predilige: Maroccolo facendo pulsare sintetizzatori, Canali grattugiando chitarre e voce controcanto. Probabilmente alle nuove generazioni non interesserà granché un disco così irrimediabilmente legato alla storia di un uomo e di un gruppo troppo “vecchi” per il rock, ma a chi ha percorso questa storia con loro, risulterà una lettera d’addio meravigliosamente riuscita e non facilona nella commozione. E poi c’è quella Cronaca divina in chiusura disco che, in qualche modo, è la definitiva spiegazione di Ferretti, al suo pubblico, del suo ritorno alla fede. La scrittura di Giovanni supera qualsiasi strascico polemico. Il suo signore è: ”scintilla, sigillo d’alleanza schiuso al mondo, dolce più del miele, riarso più del sale, amaro più del fiele, immenso più del mare e del cuore, calore carnale, respiro fetale, la vita che vive, ciò che la precede, la segue, sopravanza, non una sentenza ma mistero”. La grazia, alla fine, è stata ricevuta.
(2009, Universal)
01 Cronaca montana
02 Cronaca del 2009
03 Cronaca di guerra I
04 Cronaca del ritorno
05 Cronaca d’inverno
06 Cronaca di guerra II
07 Cronaca filiale
08 Cronaca settimanale
09 Cronaca divina
A cura di Riccardo Marra