C’è un vecchio signore seduto per terra con un barattolo di miele tra le gambe conserte. Il barattolo è a metà e il signore lo sta raschiando direttamente con le dita. Alle sue spalle c’è un finestrone sul giorno luminoso e splendente, nell’aria, il profumo inconfondibile che emana la primavera. Ecco la vignetta possibile per raccontare in immagini Seasoned Eyes Were Beaming ([i suoi] occhi anziani erano raggianti), il debutto solista di Sara Lov, cantante che assieme al pianista Dustin O’Halloran forma i Devics. Un disco dallo scenario primaverile, forse non a caso fatto uscire nei giorni del passaggio alla bella stagione (la cover è un bozzetto con dei fiori enormi che sovrastano una donna dai tacchi rossi). Sara mette subito le cose in chiaro con la sua voce cristallina, e anche quando ricerca un po’ di languore come in Tell me how, il suo sorriso canoro esce fuori senza mezze misure. C’è tanto folk tra le tracce e aggiungiamo un “naturalmente”, visti i precedenti della Lov. Ma in realtà si respira anche certa fragranza campestre (Frankie; Animals), da country, nel quale la cantante si scioglie emozionata. E poi, certo questo “Seasoned Eyes Were Beaming” è un lavoro di irriducibile dolcezza dream pop, con melodie easy, ma piacevoli, ogni tanto stucchevoli, ma fondamentalmente sincere. Diciamola tutta la verità però, manca eccome, a Sara, l’appoggio musicale di Dustin O’Halloran. Non che non ci siano parti di pianoforte, anzi! (A thousand bees; New York; Frankie). Ma è nella ricerca di chiaro/scuri, di incanto e tristezza, speranze e rimpianto che la Love risente dell’assenza del pianista, campione di quest’aspetto sia nel progetto Devics che in quelli da solista (“Piano Solos” I e II). E difatti, dopo un po’, il vecchio signore è costretto a chiudere stretto il barattolo del miele e riporlo sulla mensola da dove l’aveva preso. Il miele dopo un po’ stufa, fermenta pastoso in bocca, caria i denti e riempie la pancia. Ecco il paradosso di questo album: è così fascinosamente solare da diventare eccessivo, abbagliante. E’ talmente dolce, spensierato, da apparire poi buffo, forse un po’ ingenuo. Ma è un difetto che perdoniamo a Sara, alla luce di un passato decisamente drammatico che sta cercando, faticosamente, di esorcizzare grazie alla musica.
Nota 1: “Animals” è cantata in coppia con Alex Brown Church dei Sea Wolf.
Nota 2: “Seasoned Eyes Were Beaming” era stato preceduto dall’ep “The Young Eyes”, nel quale Sara Lov aveva interpretato, tra le altre, le cover “My Body Is A Cage” degli Arcade Fire e “Timebomb” di Beck.
(2009, Nettwerk Music)
01 Just Beneath The Chords
02 Frankie
03 A Thousand Bees
04 New York
05 Old Friends
06 Seasoned Eyes Were Beaming
07 Animals
08 Touched
09 Tell Me How
10 Fountain
A cura di Riccardo Marra