Puntualissimo, Seasick Steve riappare con un nuovo album a due anni da “Hubcap Music”. Con settantaquattro primavere sul groppone e un mucchio di storie da raccontare di una vita trascorsa tra vagabondaggio, lavori occasionali e performance in strada, Steven Gene Wold continua imperterrito sulla via del suo essenziale e ruspante blues, la musica che lo ha nutrito per l’intera esistenza.
Sonic Soul Surfer è il primo lavoro dopo l’esperienza su major che, oltre ad avergli ripulito un tantino il suono, non ha prodotto sostanziali cambiamenti nell’uomo ancor prima che nell’artista. Wold continua a suonare le chitarre con una, due e tre corde che si costruisce da solo con scarti di legno e ferro, vive sempre nella stessa fattoria quando non è in tour, mantiene l’espressione beffarda di chi ne ha passate così tante che non c’è nulla che possa spaventarlo.
Chi conosce gli episodi precedenti sa già cosa trovare in “Sonic Soul Surfer”: il rock panciuto e irriverente di Roy’s Gang e Sonic Soul Boogie (che strizza l’occhio agli ZZ Top), il bluegrass di Bring It On, il singolo sgambettante Summertime Boy e poi colate di blues che fluiscono fino alla crepuscolare chiusura del tris We Be Moving, Your Name e Heart Full Of Scars. Non ci sono sorprese né colpi di coda, Seasick Steve, accompagnato sempre dal fedele batterista Dan Magnusson, fa quello che sa fare meglio, ovvero scrivere canzoni che vanno dritte al sodo senza badare a trend o chissà quale ricerca sonora. Puro e rozzo come sempre, non gli chiediamo null’altro.
(2015, Caroline International)
01 Roy’s Gang
02 Bring It On
03 Dog Gonna Play
04 In Peaceful Dreams
05 Summertime Boy
06 Swamp Dog
07 Sonic Soul Boogie
08 Right On Time
09 Barracuda ‘68
10 We Be Moving
11 Your Name
12 Heart Full Of Scars
IN BREVE: 3,5/5