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Simian Mobile Disco – Murmurations

È un fenomeno abbastanza raro, ma a volte può accadere che esista qualcosa di talmente sfuggente alle classificazioni da rendere difficile e spesso superflua la trasposizione in chiave descrittiva. Murmurations dei Simian Mobile Disco è un esempio tangibile del fenomeno appena descritto.

Solo pochi mesi il duo britannico aveva annunciato l’annullamento del tour (a eccezione di un’unica data londinese, lo scorso 4 Aprile per la presentazione del disco) a causa delle condizioni di salute di Jas Shaw, affetto da amiloidosi. Nonostante tutto, l’uscita del loro settimo album, che vede la magnifica presenza del Deep Throat Choir, segna il passaggio a un livello di sperimentazione e composizione elevato rispetto alla media. “Murmurations” è un vero e proprio viaggio sensoriale, un percorso attraverso la scoperta della reciprocità di un ensemble composto da voci e synth.

La padronanza elettronica di James Ford e Jas Shaw e lo stile stravagante del collettivo londinese, fanno di quest’album una performance unica nel suo genere, in cui ogni traccia è ordinata per creare uno spettacolare effetto domino in cui ogni elemento interagirà con il successivo, per liberarsi e spiccare il volo. Suoni e atmosfere industrial si alternano a sensazioni pulite dall’aria sottile e aromatica, con una percezione talmente reale da avvertire al termine dell’ascolto un miglioramento della qualità di vita.

La meraviglia del trittico Caught In A Wave, Hey Sister e Defender, primi tre estratti dall’album, è il cuore del concept video diretto da Kiani Del Valle che vede protagonista una figura femminile intenta muoversi attraverso diversi stadi emozionali viaggiando tra la vita reale e il subconscio. Tutte le tracce galleggiano in un equilibrio perfetto, senza permettere mai che le voci umane sovrastino le macchine e viceversa.

We Go è un piccolo gioiello in cui i giochi corali si mischiano a suoni industriali poliritmici e registri di synth. In A Perfect Swan le voci a cascata assumono un tono quasi assertivo sotto una pioggia di effetti ipnotici. Murmuration fa da eco a Boids, traccia di apertura, al termine di un album che più che di ogni altra similitudine è simbolo del moto armonico in cui un corpo deformato torna alla propria posizione di equilibrio. Una cosmogonia sonora in cui macchine e uomini interagiscono per dar vita a danze afro techno e rumori morbidi di un’elettronica ancora inesplorata. La quintessenza è lo stupore nella percezione dell’ascoltatore.

(2018, Wichita)

01 Boids
02 Caught In A Wave
03 We Go
04 Gliders
05 Hey Sister
06 A Perfect Swarm
07 Defender
08 V Formation
09 Murmuration

IN BREVE: 4/5

Lejla Cassia
Catanese, studi apparentemente molto poco creativi (la Giurisprudenza in realtà dà molto spazio alla fantasia e all'invenzione). Musicopatica per passione, purtroppo non ha ereditato l'eleganza sonora del fratello musicista; in compenso pianifica scelte di vita indossando gli auricolari.