I Sorry si formano nel 2014 ma iniziano a suonare dal vivo nel 2016 con il moniker di Fish, costretti successivamente ad adottare l’attuale nome poiché Fish era già in uso. I fondatori sono due amici di vecchia data: Asha Lorenz e Louis O’Bryen, si conoscono tra i banchi di scuola e maturano insieme la passione per la musica e per la cinematografia – infatti, quasi tutti i video dei Sorry sono scritti e diretti da loro stessi. Approdano online nel 2017 pubblicando una serie di demo e mixtape su Bandcamp, registrati nelle loro camerette. Nello stesso anno firmano per la Domino Records e, successivamente, fanno da supporter a band come i Sunflower Bean, gli Shame e i Fat White Family. Dopo aver pubblicato una decina di singoli dal 2017 a oggi, esce l’album di debutto: 925.
La copertina ci offre già qualche suggerimento: toni caldi e bui indicano quella che sarà l’atmosfera del disco: cupa, inquietante e a tratti sexy. Il soggetto dell’artwork è una collanina d’argento con su inciso “925” che, oltre a essere il titolo del disco – preso da un verso di Rock ‘n’ Roll Star, è una tipologia di argento di cui sono fatti alcuni gioielli. Sopra il calco “925” è inciso un pesce, chiaro riferimento al vecchio moniker della band.
L’album si apre con Right Round The Clock, uno degli ultimi singoli pubblicati, con un sound dalle dinamiche rock e un riferimento al jazz grazie alla presenza del sax, completamente avvolto da un clima scuro e inquieto, creato anche dal contrasto delle due voci: la profonda e quasi da crooner di Louis e la seducente di Asha. In brani come In Unison troviamo il duo sperimentare con le proprie voci usando il pitch, riuscendo a valorizzare il peso delle parole. C’è spazio per brani più sentimentali come Rosie e Ode To Boy, ma troviamo anche pezzi che rimandano all’indie rock più classico, come Perfect, o canzoni con sfumature post punk come Wolf che ricorda i primi Fat White Family. Il brano di chiusura, Lies (Refix), per chi scrive, è il brano più sexy dell’intero album.
È un lavoro spiazzante a causa delle continue sfaccettature, il mix non è etichettabile in un unico stile ben preciso: i Sorry, piuttosto, riescono a definire uno stile personale e distinguibile. Chi si approccia per la prima volta al gruppo potrebbe sentirsi disorientato alla fine dell’ascolto, ma è un po’ l’obiettivo del disco. L’elemento portante dell’album è il continuo contrasto tra i propri sentimenti, il trovarsi un po’ smarriti e, grazie alla trasposizione musicale, i Sorry riescono a farlo emergere senza cadere nella banalità. Un ottimo debutto da parte di uno dei progetti più interessanti di questo nuovo decennio.
(2020, Domino)
01 Right Round The Clock
02 In Unison
03 Snakes
04 Starstruck
05 Rosie
06 Perfect
07 As The Sun Sets
08 Wolf
09 Rock ‘n’ Roll Star
10 Heather
11 More
12 Ode To Boy
13 Lies (Refix)
IN BREVE: 3,5/5