Per i dj di fama mondiale, la partecipazione a Essential Mix, il programma di Pete Tong (autorità indiscussa in materia di house ed elettronica) in onda su BBC Radio 1, è a grandi linee l’equivalente in termini di riconoscimento professionale di u’ esibizione durante l’half time show del SuperBowl.
All’interno del programma, che ha accolto dal 1993 a oggi esteti dell’elettronica come Goldie, Daft Punk, Air, Tiesto, Massive Attack, Richie Hawtin, Sven Vath, Tong invita l’artista/ospite a realizzare una selezione di tracce, proprie o di altri artisti, assemblati tramite mixaggio e mash up, già esistenti sul mercato discografico. Non in questo caso, non per i Soulwax. Il duo belga composto dai fratelli David e Stephen Dewaele, da oltre vent’anni sulla scena post grunge prima e dance house poi, ha deciso che in occasione della loro seconda partecipazione al programma, avvenuta a maggio del 2017 (la prima volta fu nel 2005), non poteva limitarsi a eseguire il compitino e mandare in onda un paio d’ore di mixato da club ma doveva cimentarsi nello sperimentare qualcosa di unico.
Il risultato crea un precedente pericolosissimo per gli sventurati ospiti che seguiranno ai Dewaele, colpevoli di aver realizzato il primo Essentail Mix assolutamente inedito nella storia programma radiofonico. Il titolo dell’album, Essential, è un tributo all’occasione grazie a cui è stato realizzato e la sua uscita in termini cronologici segue a distanza di poco più di un anno il precedente “From Deewee”. I due lavori condividono un destino comune: anche “Essential” è stato registrato in un’unica take e la sua composizione nasce dallo scarto di una serie di diavolerie sintetiche e strumentazioni escluse dalla realizzazione di “From Deewee”.
Dall’artwork, con quell’etichetta simbolo degli acquisti post Amazon, a ogni singola traccia (si inizia da Essential One per arrivare dritti a Essential Twelve) ciascun anfratto dell’album si muove attorno alla parola Essential. L’ironia della voce robotica su Essential One che spiega al pubblico di non conoscere i Soulwax apre le porte a sessanta minuti di atmosfere noise (Essential One), paesaggi rarefatti (Essential Three), voci e loop ossessivi (Essential Five), rari episodi di sollievo (Essential Seven) ed esplorazioni cosmiche (Essential Ten). L’unica traccia che presenta frammenti di vita umana è Essential Four, con le incursioni vocali di Charlotte Adigéry, altra adepta della label Deewee di proprietà del duo belga.
Potrebbe essere superfluo costatare come i Soulwax siano una fonte inesauribile di ingegno e fecondità – “From Dewee” ed “Essential” sono stati realizzati quasi in sovrapposizione l’uno con l’altro – ma mettere in atto un’impresa del genere ha senza dubbio la capacità di risvegliare dal torpore un pubblico assolutamente ignaro di ciò cui ha assistito.
(2018, DEEWEE / PIAS)
01 Essential One
02 Essential Two
03 Essential Three
04 Essential Four
05 Essential Five
06 Essential Six
07 Essential Seven
08 Essential Eight
09 Essential Nine
10 Essential Ten
11 Essential Eleven
12 Essential Twelve
IN BREVE: 3,5/5