Avremmo dovuto farci l’abitudine da tempo a quello che propongono gli Stereophonics in (quasi) ogni loro album. Eppure ogni volta ci ricaschiamo, perché dopo l’ascolto dei singoli efficaci che il buon Kelly Jones riesce sempre a tirare fuori, si rimane sempre un po’ delusi e spiazzati nel constatare come il resto del disco non sia esattamente all’altezza dei brani di punta.
Accade anche a questo giro: Scream Above The Sounds è un lavoro in studio che nulla aggiunge alla carriera della band gallese, ma che comunque raggiunge una stentata sufficienza. Il disco inizia, non a caso, con il singolo di lancio: Caught By The Wind, indubbiamente efficace con il suo riff ruffiano, è infatti quello che serve agli Stereophonics per continuare a essere programmati nelle radio di mezzo mondo.
Non male neanche la successiva Taken A Tumble, scanzonata al punto giusto, che ci ricorda gli anni migliori di Kelly Jones e soci. Andando avanti con la tracklist, però, la qualità a volte latita: male le ballad What’s All The Fuss About?, Before Anyone Knew Our Name e Boy On A Bike, mentre va meglio con Geronimo e la rabbiosa Cryin’ In Your Beer, entrambe avvalorate da una pregevole sezione di fiati.
Si fa piacere anche la conclusiva Elevators, perfetta esemplificazione di questo album: poche pretese, resa discreta, ideale per un viaggio in auto o per continuare ad avere voglia di rivedere gli Sterephonics dal vivo, pronti a proporre vecchi e nuovi brani con una resa live da primi della classe.
(2017, Parlophone)
01 Caught By The Wind
02 Taken A Tumble
03 What’s All The Fuss About?
04 Geronimo
05 All In One Night
06 Chances Are
07 Before Anyone Knew Our Name
08 Would You Believe?
09 Cryin’ In Your Beer
10 Boy On A Bike
11 Elevators
IN BREVE: 2,5/5