La carriera da cantante di Teyana Taylor ha visto alti e bassi sin da quando era teenager. Inizialmente protégé di Pharrell Williams, è sempre stata riconosciuta più come icona di stile e reginetta di New York. Cresciuta come una rosa tra il cemento della City (Rose In Harlem) piuttosto che come una cantante r’n’b. Il successo le ha comunque permesso di raggiungere grandi traguardi, come il diventare coreografa di Beyoncé a soli sedici anni e avere una linea di sneakers con Adidas.
Lo stesso West l’ha resa protagonista del video di “Fade” (da “The Life Of Pablo” del 2016), accrescendone ancora un po’ la popolarità. Ma la frustrazione nel non vedere riconosciute le proprie doti da cantante era un sentimento provato, oltre che dalla Taylor stessa, anche da una buona porzione di fan (“Made a lot of decisions based on everyone but me / But now, I’m strong enough to let it go / I’m wise enough to take control”, da Never Would Have Made It).
K.T.S.E. è il suo secondo album dopo “VII” del 2014, prodotto come il primo dalla G.O.O.D. Music ma qui con la partecipazione diretta di Kanye West. L’intento differente di quest’album lo si vede a partire dalla lista dei crediti: nel precedente erano stati chiamati a dare un’impronta molto piu’ clubbing produttori noti per essere hitmaker, si cercavano quindi le hit radiofoniche per lanciarla finalmente nelle classifiche Billboard. Qualche discreto successo c’è stato, ma sono rimasti episodi abbastanza isolati. La nuova prospettva di Kanye West per la Taylor è il motivo per cui l’album riesce a dare una nuova versione della cantante: il produttore ha come focus principale la Taylor e ciò che per lei è vitale, ovvero il matrimonio con il cestista Iman Shumpert e la figlia Junie.
Ciò che premia “K.T.S.E.” è la semplicità. Per stessa ammissione della Taylor, la versione rilasciata sarebbe molto differente da quella originale che ha visto molti tagli e riduzioni, addirrittura di intere strofe, tanto che per la più lunga delle tracce non si arriva neanche ai quattro minuti. Issues/Hold On, Hurry, Rose In Harlem e No Manners sono tutti brani che riesplorano un r’n’b che vuole andare alle origini con l’impronta di West, dalla sua partecipazione diretta in Hurry ai sample, fino ai features e al team di produzione.
“K.T.S.E.” rimane l’unico della serie di album sotto l’egida di West ad aver ottenuto otto tracce, rompendo la tradizione delle sette. Allo stesso tempo è l’acronimo di Keep That Same Energy, che per Teyana Taylor significa non aver perso le speranze dopo oltre dieci anni, continuando a mettere le stesso impegno e le stesse forze di inizio carriera. Con questo album il risultato ottenuto da Kanye West è stato quello della celebrazione dell’artista, aumentandone il rispetto e la credibilità da parte della scena, piuttosto che – come sarebbe stato molto facile – costruire un altro esempio di affascinante cantante r’n’b.
(2018, G.O.O.D. / Def Jam)
01 No Manners
02 Gonna Love Me
03 Issues/Hold On
04 Hurry (feat. Kanye West)
05 3Way
06 Rose in Harlem
07 Never Would Have Made It
08 WTP
IN BREVE: 3,5/5