Mathias Kom e i sodali The Burning Hell riprendono in mano con questo Public Library un tema a loro caro e insostituibile, ovvero di puntare il dito/più dita contro la società bavosa, con quell’eccentrica centrifuga di folk convertito in un mid-cabaret che parla, denuncia e mette alla berlina dogmi, leggi e comandamenti dell’oggi.
La formazione canadese dalle fattezze di un accumulo bandistico è in gran forma e spolvera in grandeur il proprio folk rock cantautorale, nel quale la realtà e la fantasia si confondono tra parole, fatti e civetterie argute che comunque colpiscono il bersaglio in tutta la sua rotondità. Con un “Parental Advisory” in bella mostra, arrivano questi otto brani genuini che si posizionano in mezzo a frenesie telling e lontani Belle And Sebastian, un’estetica ora ruvida poi levigata che racconta e ondeggia come in un senso liberatorio, a circolo, una bolgia educata che passa sotto il lettore come un fiumicello di umanità dalla semplicità ragguardevole.
Trombe, clarini, sax, ritmi, ballate, rock’n’roll e tantissime sensazioni vintage appoggiano l’ascoltatore come non mai: un Lou Reed sculettante in The Road, movenze beatnik in Men Without Hats, aromi di Billy Bragg in Give Up o la confidenzialità ruffiana e latineggiante di Two Kings, in poche parole un disco eclettico e sincero da collezionare con gusto.
(2016, BB*ISLAND)
01 The Stranger
02 The Road
03 Fuck The Government, I Love You
04 Men Without Hats
05 Good Times
06 Give Up
07 Two Kings
08 Nonfiction
IN BREVE: 3/5