Era già stato registrato nel 2013 (e passato quasi inosservato) questo Exit Inside del combo israeliano TheAngelcy, ma solo adesso hanno deciso di rieditarlo foraggiandolo di molti pezzi nuovi scritti nel frattempo. Ora il disco (ma già lo era) è una ulteriore smagliante forma di pop folk ibridato, quasi musiche da musical che sgambettano, riflettono e piacciono da morire a chiunque ne capta le onde sonore.
Sedici brani cangianti, esteticamente mai uguali uno dall’altro, una scena musicale che apre e chiude a piacimento ascolti multipli, tutto è rodato stupendamente, uno spettacolo sonoro in cui gli strumentisti e i cantanti colmano qualsiasi udito nei dintorni, tracce, sensazioni in un susseguirsi rocambolesco di ritmi e stili che si appiccicano addosso al pari di febbre primaverile.
Forte la componente estetica busker che contraddistingue la formazione, il marchin’ di My Baby Boy, gli anni Quaranta al Bourbon di People In The Heavens, i vapori klezmer che aleggiano in Captain Zero, il gospel soul che trasuda la title track, il tocco corale caribbean di We Love You e lo scat cinetico che scalda Burning Man, un mix completo che con spunti variopinti e audacia intellettuale s’impone in testa come pochi altri. L’hanno rieditato con un plusvalore encomiabile.
(2016, Autoprodotto)
01 Maya’s Valse
02 My Baby Boy
03 Freedom Fighters
04 Angel Gets High
05 People Of The Heavens
06 Giant Heart
07 The Call
08 Rebel Angel
09 Captain Zero
10 Secret Room
11 Motherlover
12 Exit Inside
13 Dreamer
14 We Love You
15 Pile Of Compost
16 Burning Man
IN BREVE: 3/5