La insana follia psichedelica della band losangelina non perde smalto, magari leggermente ripulita (eufemismo), ma tutto si è trasformato in un riverbero a gravità zero che tra elettricità di rimando, calori 60’s e una soffusa sensazione “out rooms” filtra un tappeto di attitudini a spaccare tutto, piacevolmente, ma a spaccare tutto. Nove brani allucinati, in preda a melodie storte e con assetti timbrici differenti, non a caso il noise rock che scalcia in Withered Hand, lo squarcio punk di Poor Queen e la lisergia fuzzata che spancia di Lupine Ossuary fanno predominanza su tutta la tracklist, innestando nell’ascoltatore la voglia di percorrere nuove direttrici espressive, cosa poi che si fa con goduria.
Disco schizzato come pochi, inebriante di “controcultura” e strano come il ricamino folk strumentale messo a castone nel finale di Holy Smoke o il profumo di salsedine surfer che imbratta pacificamente Palace Doctor, degna chiusura per un lavoro che delle buone maniere se ne fa un baffo. Come sempre rumorosa, ma classe!
(2015, Castle Face)
01 Web
02 Withered Hand
03 Poor Queen
04 Turned Out Light
05 Lupine Ossuary
06 Sticky Hulks
07 Holy Smoke
08 Rogue Planet
09 Palace Doctor
IN BREVE: 4/5