Rick Smith e Karl Hyde, inglesi di Cardiff e al secolo underground noti come Underworld, tornano a fare da “pulsar” con il proprio e inossidabile mix electro che comprende una centrifuga di esoticità, Kraftwerk, clubbing ‘90, dancefloor e luci stroboscopiche, tutto concentrato nel nuovo disco, Barbara Barbara, We Face A Shining Future, sette brani che seppure non caratterizzati da una incalzante spinta in avanti, posseggono comunque il mordente giusto per far sgranchire giunture e ricordi per tutta la durata della tracklist.
Disco di atmosfere fluo, tracce cangianti e mai uguali, disco di terapie martellanti come I Exhale e Low Burn, sincretismi atipici e funkeggianti come If Rah, derive orientali à la Thievery Corporation in Santiago Quatro, Motorhome e Ova Nova, una rivelazione da trance-generation che in una progressione geometrica ondulata e flessibile riesce – una volta innescata – a non lasciare più lo stereo.
Unico neo l’inconsistenza pop di Nylon Strong, che chiude “disturbando” l’interezza del disco, ma è un peccato veniale cui non dare peso: per tutto il resto gli Underworld, pur non scrivendo nulla di nuovo, si fanno apprezzare e non annoiano. Il che, visti i tempi, non è poco.
(2016, Caroline / Universal)
01 I Exhale
02 If Rah
03 Low Burn
04 Santiago Quatro
05 Motorhome
06 Ova Nova
07 Nylon Strung
IN BREVE: 3/5