Venticinque anni di attività per una band sono un traguardo di tutto rispetto. Ancor di più se il quarto di secolo in questione è trascorso con una coerenza stilistica da fare invidia ai colossi della storia del rock. Perchè gli Yo La Tengo non si sono mai discostati di una virgola da quello che è sempre stato il loro modo di fare musica. Eclettici per concezione, indipendenti per vocazione, sempre attenti tanto alle novità che li circondano quanto ad un background classico che non smette di esercitare il proprio indiscusso fascino. Ira Kaplan e soci giungono a questo Popular Songs con una fedina penale linda, nessun errore, nessuna caduta di stile, niente di cui farsi perdonare. Ad essere pignoli, magari qualche traccia minore sparsa qua e là per la loro discografia la si può anche trovare ma, insomma, sarebbe come cercare il pelo nell’uovo. Si diceva di “Popular Songs”, ebbene, quest’album – che già dal titolo, non casuale, rende l’idea – è da considerare un po’ come la summa dell’intera opera sonora dei Yo La Tengo. Ed è per questo che gioiellini poppeggianti come If It’s True o I’m On My Way finiscono per non stupire per nulla, è precisamente quello che ci si aspetta dai Yo La Tengo, il loro modo di avvicinarsi all’ascoltatore partendo dalle radici per finire, poi, in strutture melodiche tutt’altro che semplici. Il funk lo-fi di Periodically Double Or Triple, un brano a metà strada fra il folk e il country come When It’s Dark (tra gli episodi migliori), lo sperimentalismo elettronico di quella nenia quasi ambient che è By Two’s (semplicemente stupenda la voce appena sussurrata di Georgia Hubley), il rockettino easy listening di Nothing To Hide, sono solo i più evidenti fra la molteplicità di spunti che offre “Popular Songs”. Discorso a parte meritano le tre lunghissime tracce conclusive dell’album, perchè completamente diverse dal resto delle composizioni ma non per questo avulse dal contesto: More Stars Then There Are In Heaven (quasi dieci i minuti) è una cavalcata a tratti shoegaze ispirata direttamente dai maestri del genere; The Fireside (quasi dodici i minuti) è lisergia chitarristica allo stato puro; And The Glitter Is Gone (quasi sedici i minuti) è, infine, noise spaccatimpani come ce n’è poco in giro. Se cinque lustri di carriera sono un traguardo da festeggiare, “Popular Songs” non poteva essere che il modo migliore per gli Yo La Tengo.
(2009, Matador)
01 Here To Fall
02 Avalon Or Someone Very Similar
03 By Two’s
04 Nothing To Hide
05 Periodically Double Or Triple
06 If It’s True
07 I’m On My Way
08 When It’s Dark
09 All Your Secrets
10 More Stars Than There Are In Heaven
11 The Fireside
12 And The Glitter Is Gone
A cura di Emanuele Brunetto