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Breaking Bad compie 10 anni: un viaggio in questo cult seriale attraverso la sua soundtrack

Quartetto Cetra, “Crapa Pelada”
(Full Measure, 3×13)

Gale, il collaboratore che Gustavo Frings ha affiancato a Walter, ammira quest’ultimo moltissimo. Ne ammira il genio, il talento assoluto come chimico. Ma Walt ormai è spietato e deve salvare Jess e se stesso dall’ira di Frings. Jesse è il motivo per cui si trovano in mezzo ai guai, quindi sarà lui ad andare a casa di Gale e ucciderlo. Troviamo Gale che cucina sereno e ascolta musica, ma non è country, blues, jazz, pop americano. No, niente di tutto ciò. Gale è una persona sofisticata, colta, in gamba, divertente persino (altrove lo vediamo esibirsi in una divertentissima cover di “Space Oddity”); mentre cucina ascolta il Quartetto Cetra, l’impareggiabile quartetto vocale che in Italia troppo poco viene citato. Non solo: canta in perfetto italiano e in perfetto lumbard tutte le parole. Gilligan ancora una volta aggiunge sfumature ai personaggi: non c’è un protagonista, buono, i suoi amici, buoni, e i nemici, cattivi. Gustavo, Gale, Walter, Skyler, Jesse, Mike, Saul: ognuno di loro è una persona, ricca, completa, che agisce con delle motivazioni. I virtuosismi e le acrobazie vocali straordinarie del Quartetto Cetra ce lo inquadrano in una luce leggera, di un uomo normale, una compagnia probabilmente piacevole.

Fever Ray, “If I Had A Heart”
(Open House, 4×03)

Jesse va a correre coi go kart e poi torna a casa, dove una festa è totalmente fuori controllo: la casa vandalizzata, gente che litiga. Lui guarda impassibile: possiamo immaginare che il titolo della canzone è ciò che sta pensando: “Se solo avessi (avuto) un cuore non avrei ucciso Gale come mi ha ordinato Walter”. Ma il testo può essere interpretato come Walter che parla a Jesse: “This will never end / ‘Cause I want more / More, give me more / Give me more / If I had a heart I could love you / If I had a voice I would sing / After the night when I wake up /I’ll see what tomorrow bring”. Del resto Walter nel parlare con Gustavo è stato chiaro: lui e Jesse erano in pericolo e non sarebbe mai potuto rimanere quieto a subire il suo destino. Quale che possano essere le conseguenze a Walter non interessa. Ma a Jesse sì.

Thee Oh Sees, “Tidal Wave”
(Salud, 4×10)

Gustavo Frings è un uomo che non va contrariato. Lo dimostra sterminando l’intero cartello, per fare pagare a Don Eladio un torto di gioventù, l’uccisione dell’amato amico Max Arciniega. Mentre John Dwyer dei Thee Oh Sees lancia un urletto, gli uomini del cartello incominciano a crollare a terra stecchiti. Rock’n’roll, baby!

Danger Mouse & Daniele Luppi (feat. Norah Jones), “Black”
(Face Off, 4×13)

“Bright nights cease coming to me, and / Some day / They’ll punish my deeds, and they’ll find / All the crimes”. Walt chiama Sklyer, che ha sentito in televisione notizie preoccupanti. “I won”, le dice Walter, felice. Ma Skyler non condivide questo suo momento, anzi realizza di quanto sia capace suo marito.

Nat “King” Cole and George Shearing, “Pick Yourself Up”
Tommy James & The Shondells, “Crystal Blue Persuasion”
(Gliding Over All, 5×08)

Due straordinari “montage” (marchio di fabbrica di questo show) ci narrano rapidamente in sequenza come i nove accoliti rimasti di Gustavo Frings siano uccisi in carcere (sulle note di assoluta classe di Nat “King” Cole) e di conseguenza tocchi rimettersi a lavorare (sulle incredibili note degli Shondells, che coincidenzialmente cantano della “Crystal Blue Persuasion”). Walt è sempre più spietato, spregiudicato, il cambiamento è ormai definitivo e profondo.

Badfinger, “Baby Blue”
(Felina, 5×16)

9000% di aumento degli streaming della canzone, 5000 download da iTunes al finire dell’episodio; la produzione era assolutamente contraria all’uso della canzone, così come lo era Golubic. Ma Gilligan insistette, a ragione. Peter Ham, autore del pezzo e frontman dei Badfinger, è un altro membro del Club 27, morto suicida per le conseguenze sulla sua salute mentale dei problemi discografici della Apple UK e per grossi problemi finanziari derivanti da lotte intestine alla band. “Baby Blue” narra, in questo contesto, l’amore di Walter non per il crimine, non per il potere, ma per la scienza: la blue sky è il suo trionfo personale, ciò che non era nemmeno sicuro di essere in grado di fare, la prova definitiva della sua straordinaria passione e talento scientifico. Lo lasciamo così Walter, sdraiato a terra in laboratorio, senza sapere se sia morto o meno, con le sirene della polizia che arrivano e un agente che gli controlla il polso. “Baby Blue” era già stata usata in “The Departed” di Scorsese ma Gilligan non ne era a conoscenza: lo avesse saputo, non l’avrebbe usata. Grazie al cielo: ci avrebbe privato di uno dei più straordinari finali di sempre.

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Reverendo Dudeista, collezionista ossessivo compulsivo, avvocato fallito, musicista fallito. Ha vissuto cento vite, nessuna delle quali interessante. Scrive per Il Cibicida da un numero imprecisato di anni che sarebbe precisato se solo sapesse contare.

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