Gennaio 2007: Reduci dalla consacrazione planetaria avvenuta con il loro terzo album, “Drum’s Not Dead” del 2006, gli americani Liars si sono affermati in pochissimi anni tra gli alfieri dell’alt-rock mondiale. Il Cibicida ha contattato Aaron Hemphill, chitarrista e percussionista della band, per un botta e risposta virtuale che svela qualcosa in più sulla loro arte.
Domanda: Cosa vi ha spinti a trasferirvi da New York a Berlino, cambiando radicalmente stile di vita? E quanto l’Europa è riuscita a modificare la vostra musica?
Aaron: Io vivo a Los Angeles, Angus invece vive a Berlino. Ma a parte tutto ciò… noi lavoriamo ancora nello stesso identico modo, non è cambiato molto rispetto a prima… è il passare del tempo che contribuisce a mutare il nostro sound più che l’ambiente che ci circonda.
Aaron: No… ci piacerebbe usare proprio il termine “rock”. E’ semplice, e dà poco o nessun potere alle altre classificazioni, provocando meno domande prima dell’ascolto. L’etichetta del genere a cui si presume noi dovremmo appartenere dovrebbe essere il più semplice e meno intelligente possibile.
Domanda: Dai ritmi ossessivi di “They Were Wrong So We Drowned” a quelli quasi tribali di “Drum’s Not Dead”, dalle urla schizofreniche ai sussurri. La vostra musica sembra essersi evoluta da una dimensione “esplosiva” ad una decisamente “implosiva”, confidenziale. Semplice scelta sonora o vero e proprio cambiamento in voi stessi?
Aaron: Entrambe le cose.
Domanda: Chi sono Drum e Mt. Heart Attack? Rappresentano forse le due facce della stessa medaglia (voi stessi)?
Aaron: No, sono semplicemente dei nomi inseriti nei titoli delle canzoni, che suggeriscono una generale fiducia o mancanza di fiducia.
Domanda: Come è nata l’idea di accostare tutti quei video a ciascun brano di “Drum’s Not Dead”?
Aaron: Perchè volevamo offrire qualcosa in più del solito agli acquirenti del cd.
Domanda: I video hanno a che vedere con le atmosfere dei brani o devono essere considerati “opera d’arte” a se stante?
Aaron: E’ una tua scelta come considerarli.
Domanda: Siete molto amici degli Oneida. Cosa vi piace della loro musica?
Aaron: Gli Oneida ci stupiscono… li rispettiamo davvero tanto. Ci piace davvero ogni cosa della loro musica.
Domanda: Hai avuto modo di ascoltare qualcosa di questo 2006?
Aaron: Gli Oneida.
Domanda: Siete consapevoli di essere una delle migliori band sul pianeta? Altrimenti, ve lo facciamo presente.
Aaron: No!
Domanda: Domanda di rito: se ti dico Cibicida cosa ti viene in mente?
Aaron: La linguistica… come la “c” viene pronunciata “ch” e quanto sono fortunato a sapere ciò.
* Supporto a cura di Michele Leonardi
* Foto d’archivio
A cura di Emanuele Brunetto