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Cigarettes After Sex @ Ex Dogana, Roma (24/07/2017)

Chi scrive recensioni, anche se spesso pare démodé, avrebbe il dovere di essere sincero. E per chi scrive la presente review, a dire il vero, i Cigarettes After Sex rappresentano un mezzo mistero. Autore di un minimal-dream-pop senza particolarissime note di merito o demerito, il quartetto nato in Texas ha accumulato negli anni un hype enorme, campato essenzialmente sulla pubblicazione dell’EP “I”, anno 2012. Giusto il nome, giusta l’estetica, giuste le liriche; giusto insomma l’immaginario entro il quale il gruppo ha composto i propri limiti, riuscendo miracolosamente a divenire un brand prima di essere una band. Fin qua, per carità, nessuna colpa. Fortunati, sì: ma dopo tutto anche bravi, godibilissimi, onesti. Anche l’omonimo esordio, giunto finalmente un mese fa, ha confermato le ottime impressioni fagocitatesi nel tempo: mancava all’appello, dunque, la prova del nove, il live.

Preceduti da due gruppi spalla, come si diceva una volta – i giovanissimi HÅN (quanti altri figliastri dovranno generare i non eccelsi Daughter?) e il trio Celebration (non aiutati dal fonico, ma che sollievo vedere una frontman che almeno prova a fare la frontman!) – i CAS salgono sul palco alle 22:30, di nero vestiti, mettendo immediatamente in mostra il loro pregio principale. La pulizia dell’esecuzione, che rasenta il calco perfetto dell’incisione, nel caso di Greg Gonzales e soci non fa l’effetto di una pecca, anzi: dona lustro alle canzoni più belle e aggiunge qualcosa a quelle più anonime. Il suo timbro vocale, unica autentica peculiarità, cuce un filo assai sinuoso che lega le varie Each Time You Fall In Love, Young & Dumb, John Wayne – fino ad esplodere con le più note e attese I’m A Firefighter o Nothing’s Gonna Hurt You Baby. La chiosa del set è affidata alle bellissime Affection e Apocalypse, indubbie punte di diamante della serata, che in un crescendo conducono al bis Please Don’t Cry / Dreaming Of You.

Strutturata per partire molto bene, piegarsi un po’ nel corpus centrale e poi risalire la china sul finale, la prima apparizione romana dei Cigarettes After Sex conferma le impressioni generali su di loro: un’onesta e ben organizzata declinazione dei Mazzy Star, con un seguito largamente superiore alle aspettative e una carriera in discesa ma distante, ci auguriamo, dall’adagiarsi sui finti allori di una notorietà estemporanea che ha tutte le carte per crescere e preservarsi.

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