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Liam Gallagher @ Fabrique, Milano (26/02/2018)

Dopo la data annullata per maltempo all’Home Festival di Treviso e l’antipasto milanese per la Vogue Fashion Night, Liam Gallagher è finalmente sbarcato in Italia per un vero e proprio mini tour che ha toccato Milano e Padova. Le date qualche mese fa erano andate sold out in poche ore: notizia clamorosa, notizia molto buona per l’ex Oasis se pensiamo che qualche anno fa, ai tempi dei Beady Eye, si esibiva al Live Club di Trezzo sull’Adda con biglietti disponibili alla cassa.

Avendo anche assistito l’estate scorsa alla sua esibizione belga in quel di Liegi, possiamo fare un qualche paragone con la data milanese del Fabrique, tracciando un piccolo bilancio della carriera live del più giovane dei Gallagher. Prima, però, occorre menzionare l’ottima esibizione degli inglesissimi The Sherlocks, che – a differenza di altri nomi freschi oltremodo strombazzati – sanno suonare bene e dispongono di una manciata di canzoni davvero interessanti.

Tornando a Gallagher, rimangono buone tante delle impressioni positive avute in terra vallone: come sempre grandiosa la presenza scenica, sufficiente la sua voce, ottima la band (su tutti l’eccellente Jay Mehler) che spinge a dovere sull’acceleratore ricordando le sonorità oasisiane dell’era “Be Here Now”.

Peccato per alcune incomprensibili esclusioni in setlist (su tutte D’You Know What I Mean e la sua nuova, ottima, I’ve All I Need) e per i tagli ai finali strumentali delle vecchie canzoni Oasis, incomprensibili se pensiamo alla durata risicata del live, probabilmente studiata per risparmiare la voce di Gallagher: tutt’al più, fare sfogare più a lungo la sua valida band non sarebbe stato male. Liam Gallagher tornerà a Luglio a Rho, insieme ai The Killers per l’I-Days Festival. Aspettiamoci qualche battuta al vetriolo per Brandon Flowers e soci…

SETLIST: Rock ‘n’ Roll Star (Oasis) – Morning Glory (Oasis) – Greedy Soul – Wall Of Glass – Paper Crown – Bold – For What It’s Worth – Some Might Say (Oasis) – Slide Away (Oasis) – Come Back To Me – You Better Run – Universal Gleam – Be Here Now (Oasis) – Wonderwall (Oasis) —ENCORE— Cigarettes & Alcohol (Oasis) – Live Forever

Una malattia cronica chiamata britpop lo affligge dal lontano 1994 e non vuole guarire. Bassista fallito, ma per suonare da headliner a Glastonbury c'è tempo. Già farmacista, ha messo su la sua piccola impresa turistica. Scrive per Il Cibicida dal 2009.

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