Grazie a una spiccata sensibilità melodica e alle dissonanze stratificate che creano cluster complessi, The Miraculous si staglia davanti ai nostri occhi con l’oscura magniloquenza di un arcano santuario. Prive di barocchismi ma con uno spiccato spirito ancestrale, queste nove composizioni riassumono l’intero gergo creativo della Von Hausswolff e, se vogliamo, ne ampliano la sintassi straripando in territori doom folk cari a Rose Kemp (la monumentale Come Wander With Me/Deliverance).
Anna mette in mostra non solo grandi doti compositive, ma anche un estro vocale non indifferente che ben s’incastona nelle atmosfere sacrali dell’opera. Sorrette da sciami di riverberi, le sue trame coniano superbi e poetici climax (Discovery) o lambiscono le fascinazioni gotiche dei primi Dead Can Dance (Pomperipossa), il tutto tenendo d’occhio le maestose apocalissi degli Swans (Evocation).
Per certi versi più intenso, coeso e affascinante del già ottimo “Ceremony”, “The Miraculous” è un disco le cui sfumature vanno esplorate ascolto dopo ascolto. Migliorarsi non era impresa facile, ne va dato atto alla Von Hausswolff.
(2015, City Slang)
01 Discovery
02 The Hope Only Of Empty Men
03 Pomperipossa
04 Come Wander With Me / Deliverance
05 En Ensam Vandrare
06 An Oath
07 Evocation
08 The Miraculous
09 Stranger
IN BREVE: 4/5