Infatti, la band sforna una decina di brani carboidratici, un powering che prende gli anni ‘90 emo di Mineral e Sunny Day Real Estate e li mischia all’alt rock di stampo Pixies, Seaweed e tanti altri ancora: quello che ne viene fuori è un sound compatto e ispirato, urgente e scattante, che se gira a mille sotto il lettore, dal vivo dovrebbe mietere vittime.
Il quintetto di Ipswich rilancia e si conferma in stato di grazia, una cura per i particolari spasmodica e arrangiamenti irresistibili, e Hanging Around si candida apertamente al titolo di disco figo, con tutte le carte in regola per sfuggire all’oblio del “usa, ascolta e getta”. A ulteriore testimonianza, basta prendere a esempio tre pezzi dalla tracklist come la screziatura distorta di Lose Your Grip, il tic brit che tira in Blinded Bye o quella ballata a testa bassa che è Halo, bastano queste tre per stillare il succo giusto ad un lavoro sul quale scommettere ad occhi chiusi.
(2016, Run For Cover)
01 Brother’s Keeper
02 Hanging Around
03 Lose Your Grip
04 Aquasun
05 Submission
06 Oversized
07 Blinded Bye
08 For You The Moon
09 Promise Everything
10 Halo
IN BREVE: 3/5