“Don’t, Exchange”, insieme ad altri brani con cui è diventato noto su piattaforme quali Souncloud, hanno riportato l’r’n’b e il soul dei 112 e Brandy con l’aggiunta di elementi tipici trap. L’album True To Self viene rilasciato con quasi un mese di anticipo, le diciannove tracce non presentano alcun featuring, ma hanno invece importanti collaborazioni dal punto di vista produttivo: gli stessi produttori (NES, Wondagurl, Boi-1da) che hanno lavorato più volte con Rihanna, Kanye West, Kendrick Lamar, The Weeknd.
Produttori di questo livello sono stati d’aiuto per aggiungere una commistione maggiore con la trap pur mantenendo le sue basi soul, come in Self-Made e Money Problems / Benz Truck. Inoltre sono tanti i sample inseriti: No Longer Friends ha l’utilizzatissimo “My Place” di Tweet, allo stesso tempo sample più recenti come Travis Scott in Don’t Get Too High, mentre in You Got It troviamo l’incipit della “FEEL” di Kendrick Lamar.
Con “True To Self”, Tiller replica quanto di buono fatto con “TRAPSOUL”: nonostante non si ritrovino qui le hit radiofoniche del predecessore, il rapper è riuscito a ricreare, in modo differente, le stesse vibe che lo avevano portato al successo.
(2017, RCA)
01 Rain On Me (Intro)
02 No Longer Friends
03 Don’t Get Too High
04 Blowing Smoke
05 We Both Know
06 You Got It
07 In Check
08 Self-Made
09 Run Me Dry
10 High Stakes
11 Rain Interlude
12 Teach Me A Lesson
13 Stay Blessed
14 Money Problems / Benz Truck
15 Set It Off
16 Nevermind This Interlude
17 Before You Judge
18 Somethin Tells Me
19 Always (Outro)
IN BREVE: 3,5/5