La successiva Negro Observer, introdotta da dolci chitarre e sax, è un affascinante melodia e costituisce uno degli episodi più interessanti dell’album. A seguire è la breve Butthole Surfer, tiratissimo punk à la Clash che chiude grandiosamente il primo lato dell’LP. Il lato B si apre bruscamente con la volgarità comica di Lady Sniff, college zappiano di chitarre psichedeliche, basso funky, suoni stomachevoli incastonati fra di loro. Segue la lunga Cherub, capolavoro anch’essa, che ritorna alle sonorità dell’iniziale “Concubine”: ritroviamo infatti un canto sporco filtrato dal megafono, la cruda e precisa sezione ritmica, l’acuta e psichedelica chitarra di Leary.
Hardcore e psichedelia si fondono ancora su Mexican Caravan, non senza impressionare l’ascoltatore. Un tradizionale riff hard-rock introduce invece l’incalzante Cowboy Bob, mentre posta a conclusione dell’album troviamo un country inaspettato e fuori luogo in un album come questo: si tratta di Gary Floyd, trainata dal sensazionale riff di chitarra e caratterizzata, non da distorsioni, ma da una certa melodicità causata anche dal breve assolo di chitarra e da una certa ballabilità. Questo brano chiude così un album crudo e violento, probabilmente poco diretto, ma che costituisce uno degli spunti più originali del panorama hardcore americano presente negli anni ’80.
(1985, Touch & Go)
01 Concubine
02 Eye of the Chicken
03 Dum Du
04 Woly Boly
05 Negro Observer
06 Butthole Surfer
07 Lady Sniff
08 Cherub
09 Mexican Caravan
10 Cowboy Bob
11 Gary Floyd