Fa un certo effetto sentir dire a una band con quasi quarant’anni di carriera e qualche decina di album alle spalle che “Long before we were musicians, we were music fans”, come gli stessi Cowboy Junkies hanno scritto presentando questo Songs Of The Recolletion, la loro nuova raccolta di cover (registrate nuovamente per l’occasione) di brani che in un modo o nell’altro li hanno accompagnati per un intero percorso di vita. Fa effetto ma quando ascolti il disco, poi, capisci attraverso la loro lente in che modo ciascuna traccia possa averli segnati: la voce di Margo Timmins è perfetta in ciascuna delle sue interpretazioni, quando ricalca il Bowie di Five Years, quando tributa Vic Chesnutt in Marathon o quando aggiunge calore alla glaciale Seventeen Seconds dei The Cure. Il sound delle formazione canadese è quello, coerente e costante da sempre e qui in ciascun passaggio, tanto che l’impressione, davvero ottima, è quella di un loro disco scritto da altri (e che altri, aggiungiamo). Insomma, il modo in cui andrebbero sempre affrontate le rivisitazioni.
(2022, Latent / Proper Music)
01 Five Years (David Bowie cover)
02 Ooh Las Vegas (Gram Parsons cover)
03 No Expectations (Rolling Stones cover)
04 Don’t Let It Bring You Down (Neil Young cover)
05 Love In Mind (Neil Young cover)
06 The Way I Feel (Gordon Lightfoot cover)
07 I’ve Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob Dylan cover)
08 Marathon (Vic Chesnutt cover)
09 Seventeen Seconds (The Cure cover)
IN BREVE: 3,5/5