I paragoni con gli Oasis si sono sprecati, risultando inopportuni nello stile musicale e nella sostanza (il clamore suscitato dagli esordi dei fratelli Gallagher ha pochi eguali nella storia della musica) ma non nella forma, visto che al pari della band di Manchester i DMA’s riescono a dare grande freschezza alla loro proposta musicale pur non facendo nulla di innovativo: attingono da stili passati, miscelandoli bene ma senza inventare alcunché. Se per gli Oasis il punto di riferimento principale era rappresentato senza dubbio alcuno dai Beatles, nel caso dei DMA’s l’ispirazione maggiore non viene tanto da Lennon e McCartney o dai Gallagher stessi, ma da tutta la scena britannica dei primissimi ’90: i suoni madchesteriani degli Stone Roses e quelli più puliti dei Cast si sentono tutti e ben si accompagnano alle sempre convincenti melodie del trio aussie.
Già, le melodie: punto forte dell’album, tanto che i ragazzi si sono permessi il lusso di tener fuori l’eccellente singolo “Feels Like 37”. Le sonorità d’oltremanica ante-britpop si sentono fortissime nella prima parte del disco: Timeless, Too Soon e In The Moment sono canzoni ben costruite e godibili, mentre un discorso diverso va fatto per la ballata Delete (discreta, ma nulla più) e il frizzante pop di Lay Down, tanto schematico quanto irresistibile.
L’album prosegue bene nella sua seconda metà (positive Step Up The Morphine e The Switch), ma ci sono tre brani che elevano la qualità (e il voto) del disco, facendoci capire come i DMA’s potrebbero dire la loro anche in futuro: Melbourne è un’eccellente parentesi shoegaze, Straight Dimensions è degna del migliore Rod Stewart mentre la finale Play it Out è l’episodio più convincente dell’album, con la sua struttura semplice ma epica al tempo stesso, figlia di una melodia memorabile.
Songwriting quasi sempre di alto livello, buona varietà stilistica e un gran senso del mestiere inusuale per dei ragazzi così giovani: il debutto dei DMA’s non può che essere giudicato positivamente, sperando che l’asticella della qualità rimanga sempre alta. Benvenuti.
(2016, Infectious / BMG)
01 Timeless
02 Lay Down
03 Delete
04 Too Soon
05 In The Moment
06 Step Up The Morphine
07 So We Know
08 Melbourne
09 Straight Dimensions
10 Blown Away
11 The Switch
12 Play It Out
IN BREVE: 4/5