Nelle sue dieci tracce il disco riesce a districarsi fra classico e moderno senza farsi corrompere né dall’uno né dall’altro, regalando per l’appunto a Florence (questo il nome completo della londinese) un debutto etereo, sospeso in una dimensione temporale tutta sua che si faticherebbe a inquadrare completamente senza note biografiche a supporto.
Classico e moderno, si diceva: citare Kate Bush – come fa la press release – quale nume tutelare della Morrissey non pare azzardato, quella più minimale e meno agghindata con orpelli elettronici di un album come “Lionheart”, a voler essere precisi. Pianoforti in lontananza a dettare i tempi (If You Can’t Love This All Goes Away), archi e fiati a sottolineare i passaggi cruciali (Woman Of Secret Gold o la conclusiva title track), uno spettro vocale ampio e ben sfruttato (vedi l’andamento più pop di Pages Of Gold).
Poi, giusto per avvicinarsi ai giorni nostri, si sente forte l’eco delle First Aid Kit al netto degli incastri canori delle sorelle Soderberg, qui assenti per forza di cose: è il caso di Show Me che apre l’album o di Sleeplessly Dreaming, fatte dello stesso tocco acustico e della stessa coinvolgente glacialità, per quanto ciò possa sembrare un ossimoro. Il pathos di marca Sharon Van Etten di una Why completa il variegato quadro di riferimenti tutti al femminile.
Trovarsi a fine album senza aver scovato un solo punto debole è sempre più spesso un’eccezione, con “Tomorrow Will Be Beautiful” succede e non si può non convincersi di aver trovato un diamante tutt’altro che grezzo nonostante la giovanissima età. Ha ragione Flo, il suo domani non potrà che essere bellissimo, ma anche l’oggi non scherza affatto.
(2015, Glassnote)
01 Show Me
02 Pages Of Gold
03 If You Cant Love This All Goes Away
04 Betrayed
05 Sleeplessly Dreaming
06 I Only Like His Hat Not Him
07 Wildflower
08 Why
09 Women Of Secret Gold
10 Tomorrow Will Be Beautiful
IN BREVE: 4/5