Ci chiediamo che senso abbia, ancora una volta, tessere le lodi di questi due ragazzacci che – come il buon vino – migliorano anno dopo anno in ogni nuova uscita discografica, non lasciando trascorrere più di qualche mese senza che i loro nomi siano protagonisti delle cronache musicali. In solitario, con le rispettive band o insieme nel progetto che li vede confluire, Mark Lanegan e Greg Dulli appaiono sempre più come veri e propri mostri sacri del rock alternativo mondiale. Ed oggi, dopo la pubblicazione dell’esordio “Saturnalia” nel mese di marzo, tornano nuovamente ad incidere per la sigla che li rende complementari, Gutter Twins, con un ep molto particolare sotto diversi punti di vista. Adorata, infatti, è innanzitutto un’opera digitale, concessa dalla Sub Pop in esclusiva ad iTunes. Quindi niente supporto fisico, almeno per ora. E’, poi, un omaggio a Natasha Shneider, vocalist degli Eleven e collaboratrice dei Queens Of The Stone Age venuta a mancare nel luglio scorso a causa di un cancro; un omaggio non solo artistico ma anche economico, dato che parte del ricavato dell’ep sarà versato al memorial fund della Shneider. Ed è, infine, un lavoro che su otto tracce vede comparire solo due inediti (risalenti alle registrazioni di “Saturnalia”), comprendendo per il resto cinque cover ed un canto tradizionale americano. Quest’ultimo, St. James Infirmary, era già stato proposto da Lanegan in compagnia di Isobel Campbell nell’ep “Ramblin’ Man” (2005), riproposto adesso con Dulli a fare le veci della Belle & Sebastian e risultando, pertanto, meno delicato e decisamente più blues. Le stesse venature blues ormai marchio di fabbrica dell’accoppiata Lanegan/Dulli, e quindi anche dei due inediti Spanish Doors e We Have Met Before: chitarra acustica, inserti rumoristici e voci dei nostri che si intrecciano all’inverosimile. Per quanto riguarda le cover, invece, il campionario da cui si attinge è variegato: c’è un tributo diretto alla Shneider con Flow Like A River dei suoi Eleven, in cui a farla da padrone è la voce “acida” di Dulli. Viene poi preso in prestito un pezzo come Belles, assaggio del folk di Andy Cabic ed i suoi Vetiver, reso dai “gemelli” etereo e psichedelico. Così come la metamorfosi subita da Down The Line, che nella versione originale del cantautore svedese José Gonzalez ha un profilo decisamente più slow di quello delineato in “Adorata”. Completano il quadro la stupenda Deep It Of Morning Sun dei Primal Scream e quello che è probabilmente l’episodio migliore dell’ep, ovvero Duchess, cover del songwriter Scott Walker in cui ad emergere è – e non poteva essere altrimenti – la prova di Mark Lanegan. Sono queste cover, in fin dei conti, il fulcro di “Adorata”, un lavoro in cui Lanegan e Dulli dimostrano di sapersela cavare egregiamente anche quando la penna che ha dato vita ai brani non è stata impugnata da loro stessi.
(2008, Sub Pop)
01 Belles (Vetiver cover)
02 Down The Line (José Gonzalez cover)
03 Deep It Of Morning Sun (Primal Scream cover)
04 Flow Like A River (Eleven cover)
05 St. James Infirmary
06 Duchess (Scott Walker cover)
07 Spanish Doors
08 We Have Met Before
A cura di Emanuele Brunetto