Diversamente dal precedente, potentissimo “WORRY.”, in quest’occasione la matrice dell’opera è dichiaratamente più sociopolitica e meno, per così dire, edulcorata in salsa leggera. Lo si capisce immediatamente con la lunga ma lapidaria USA, traccia praticamente d’apertura del lotto: sette minuti che ben chiariscono il leitmotif sonoro dei dieci, nuovi episodi qui rilasciati. La voglia del musicista di Long Island è sempre quella di scrivere anthem generazionali, divertire e divertirsi usando i canoni del power pop per i più nobili scopi possibili. Ma stavolta sembra esserci un pizzico di energia in meno rispetto al passato.
Il fatto è che Jeff dà il meglio di sé quando accelera: Yr Throat, Powerlessness e Melba/Beating My Head Against A Wall spiccano in mezzo a una serie di ballad dal gusto agrodolce che sembrano però non ingranare sempre come dovrebbero. È il caso di TV Stars o dell’ultima, chilometrica Let Them Win. Non che siano cattivi pezzi, per carità divina: è che manca appunto quel guizzo che rende memorabili i tackle più squisitamente aggressivi del Nostro.
Laddove canzonissime come “Wave Goodnight To Me” o “HELLLLHOOOOLE” restavano appiccicate alla testa e alle gambe, dunque, “POST-“ mostra il suo fianco più debole ma comunque, irrimediabilmente attraente. Mezzo punto in più del dovuto, dopo tutto, perché Jeff Rosenstock è un tipo dannatamente simpatico.
(2018, Polyvinyl)
01 Mornin’!
02 USA
03 Yr Throat
04 All This Useless Energy
05 Powerlessness
06 TV Stars
07 Melba
08 Beating My Head Against A Wall
09 9/10
10 Let Them Win
IN BREVE: 3,5/5