I Kaiser Chiefs scelgono il terreno scivoloso del pop leggero e commerciale, e i risultati sono altalenanti: a una prima parte del disco dove il songwriting viaggia a pieni giri, fa da contraltare una seconda dove le idee iniziano pericolosamente a latitare. Già, perché andando con ordine non si può che parlare bene delle iniziali We Stay Together, Hole In My Soul e Parachute: pop radiofonico ben fatto che non si schioda dalla testa, segnale che Wilson e soci sono capaci di fare anche altro nella vita.
Tutto sommato va bene anche con le sfumature reggae di Good Clean Fun, ma dalla quinta traccia in poi si presentano brani che definire riempitivi è persino generoso: male le inutili Why Do You Do It To Me?, Press Rewind (sarebbe meglio chiamarla “Press Skip”) e Indoor Firework, che cerca disperatamente di scimmiottare i Phoenix; malissimo la terribile High Society, dove Wilson si rifà chiaramente a Mika (ma stiamo scherzando?).
A volere essere buoni si salvano stentatamente anche la danzereccia Happen In A Heartbeat e le atmosfere trasognate della finale Still Waiting, ma è davvero troppo poco: in quest’album vanno bene pochissime cose – una manciata di brani e il coraggio di fondo – per poterlo giudicare un esperimento riuscito. Più che rimandati a Settembre, a questo giro i Kaiser Chiefs sono proprio bocciati senza appello.
(2016, Caroline)
01 We Stay Together
02 Hole In My Soul
03 Parachute
04 Good Clean Fun
05 Why Do You Do It To Me?
06 Indoor Firework
07 Press Rewind
08 Happen In A Heartbeat
09 High Society
10 Sunday Morning
11 Still Waiting
IN BREVE: 2/5