Chitarre, riverberi, echi che fluiscono in materia organica, rivelano tutta l’attitudine sincera di un qualcosa comunque in controtendenza alle solite mosse revivalistiche e anche dove gli americani generano l’evoluzione necessaria per suggestionare ascolti variegati; certo gli anni ’80 fanno parata, molti i refrain e i backing vocals, altrettante le linee percussive di basso, ma la solennità di questo “maledetto oblio” fa cifra, anche all’infuori dei consueti dettami estetici di una era irripetibile.
Ottimo il becchettare di Ondine, la leggera convulsione di Quo Vadis, Electric Current, la plastica synth che copre Non Grata o lo shake che scombussola Company, tutto funziona come una giostra dei desideri, ci sali su, ci fai un giro e poi non vorresti mai scendere; per essere il loro terzo album, ancora si mantengono alla grande.
(2015, Ribbon Music)
01 Sucker’s Shangri-La
02 Ondine
03 To Die In L.A.
04 Quo Vadis
05 Your Heart Still Beating
06 Electric Current
07 I Am The Earth
08 Non Grata
09 Company
10 Société Anonyme
IN BREVE: 3/5