La cantautrice di San Francisco dondola tra melodie e riflessi femminili in maniera eccellente, il suo modo espressivo è dolcissimo, costantemente in preda ad abbracci e intese con quella “americanità” di provincia fatta di odori, sapori e amori, quella semplicità col fiore in bocca sotto nuvole passeggere e ricordi da ritirare fuori.
Tutto suona con il tremore impalpabile dei tempi andati, una sensazione vintage che accalda e rassicura, come il country giocoso di Tokyo’s Dancing, la chitarra nostalgica di Colours So Fine o l’arpeggio al confine di una notte solitaria di Already Fine. Piccole attenzioni per un grande ascolto, nelle quali la Richards fa sfociare una voce che già da sola vale il sogno che s’accende premendo play.
(2016, Invisible Hands)
01 7th Ray
02 Tokyo’s Dancing
03 Little Radio
04 First Light Of Winter
05 Julian
06 Colours So Fine
07 It Was Given
08 Already Fine
IN BREVE: 3/5