Cos’è successo a quella splendida songwriter che seguiva le orme di icone come Nina Simone e Nancy Sinatra? Cos’è successo a Molly Burch? È successo che ha messo da parte gli anni ’60 per farsi sintetica e dannatamente anni ‘80 in Romantic Images, il suo nuovo album. Il cambio di prospettiva rispetto a “Please Be Mine” (2017) e “First Flower” (2018) è netto fin dal singolo Control che apre il disco, le chitarre jangle sono sparite e a dettare il passo ci stanno adesso synth datati, con quell’agrodolce tristezza tipicamente eighties che percorre l’intera tracklist, lasciando strascichi che sanno spesso (forse un po’ troppo) di già sentito. A trent’anni la Burch di “Romantic Images” è più vicina a una Cindy Lauper meno colorata, a una Debbie Harry più rilassata, a una Kate Bush meno cervellotica, che a qualsiasi altro riferimento passato (c’è persino un po’ di Madonna nella wannabe disco di Emotion, col featuring di Wild Nothing), a segnare una rotta totalmente diversa che a dirla tutta non è ben chiaro dove potrà portarla. Ma che nel complesso non è affatto male.
(2021, Captured Tracks)
01 Control
02 Games
03 Heart Of Gold
04 Romantic Images
05 New Beginning
06 Took A Minute
07 Emotion (feat. Wild Nothing)
08 Honeymoon Phase
09 Easy
10 Back In Time
IN BREVE: 3/5