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Nadja / OvO – The Life And Death Of A Wasp

Da due creature tanto particolari non potevamo che attenderci un parto tanto sbilenco quanto fosco e malato. Più che il processo vitale di una vespa questo lavoro sembra un restringimento di campo sulla sua sola sofferente agonia. I canadesi Nadja di Aidan Baker e i transfughi italiani Bruno Dorella e Stefania Pedretti, also known as OvO, danno vita ad un opprimente scenario che non ha alcuna pretesa di accessibilità, che non concede minimi spazi alle melodie, che è pura crittografia sonora. The Life And Death Of A Wasp è un trip psicotico diviso in quattro movimenti che s’innesta nell’alienante filone dell’avantgarde contemporanea. I Nadja imbastiscono spessi bordoni di suono che si intrecciano col drumming ispido di Dorella, che è supporto per i sinistri soliloqui della Pedretti, a volte alle prese con formicolii vocali che rimandano agli incubi insettiformi di Cronenberg, altre volte si profonde in indemoniati spoken da autentica strega, altre ancora in sinistre salmodie in growling. Si materializzano così gli inferi della psiche, larghe zone d’ombra che si espandono progressivamente e che non lasciano scampo ad alcuna forma di vita; ogni cosa appassisce e cade in rovina una volta raggiunta dalla tenebra. C’è parecchia aria doom tra questi solchi: è minimale e scarna quella di A Wasp Flying Around The Sugar, è marziale e soffocante quella di Put Some Sugar In My Cup, Please. La fisionomia dei brani è sfocata come lo sono i tratti di un volto al di là di un vetro sabbiato: non ci sono strofe, tanto meno ritornelli, sono il percorso di un fluido appiccicoso che sgorga dagli interstizi del pavimento e il rischio di rimanervi incollati come mosche non è poi così remoto. Della vita della vespa, tornando a far riferimento al titolo, come vi abbiamo detto, non v’è alcuna traccia, a meno che questa non sia funestata dagli incubi e oppressa dagli spettri. Spettri che si manifestano negli echi iniziali di Drowned In Coffee, che cresce d’intensità fino a rasentare l’inabissamento di un gigantesco iceberg con centinaia di corpi umani intrappolati all’interno, piccole e smilze larve dal volto rappreso in un silenzioso grido di raccapriccio. Servono forti e allenate difese mentali per non lasciarsi trascinare giù, tra le fiamme dell’inferno, una volta che Nadja e OvO vi avranno afferrato la testa con una maligna mano artigliata. E a quel punto ogni via di fuga sarà sbarrata, e voi intrappolati dentro. O ancora peggio, sepolti vivi.

(2010, Vendetta)

01 Movement 1: A Wasp Flying Around The Sugar
02 Movement 2: Trapped In The Jar
03 Movement 3: Put Some Sugar In My Cup, Please
04 Movement 4: Drowned In Coffee

A cura di Marco Giarratana

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