Un disco che sogna, si disillude e dà del tu a uno shoegaze/pop noise, ora striato ora in vena di vita, che alla risulta finale dà anche piccole soddisfazioni d’ascolto, anche se ci si aspettava qualche cosina in più, diciamo anche molto.
Laura Lloyd e Jasmine White-Gluz si attorcigliano comunque a piacevoli intuizioni ed eleganti retrogusti, per la gioia degli amanti di un certo pop stratificato, undici brani con accordi minimalisti ed infusioni waveing che fondono un gorgoglio stilistico che mantiene una certa accessibilità a tutti. Le onde tenui di Everything New e Moon In My Mouth, l’atmosfera orientale che ciondola in Burial In Twos, il noise che circonda Chalk Snake e la ballata slegata Judith, assicurano un gioco sonoro di tutto rispetto e che si lascia ascoltare con piacere.
Rimane però lo stato di “fermo artistico” in cui le No Joy giacciono, speriamo in una ripresa a breve, favorevole a soluzioni pure più ardite, per il momento si gustano ancora bene.
(2015, Mexican Summer)
01 Remember Nothing
02 Everything New
03 Hollywood Teeth
04 Moon In My Mouth
05 Burial In Twos
06 Corpo Daemon
07 Bolas
08 Chalk Snake
09 Rude Films
10 I Am An Eye Machine
11 Judith
IN BREVE: 3/5