Si sente fluire una timida vena grunge-acustica qua e là che la avvicina molto a Feist (l’iniziale Run che rilascia tutta la tensione nel bel finale) e ci sono molte ballad, alcune appena sussurrate e delicatissime come la toccante Don’t Fade, immersa in un panorama sonoro rarefatto, e altre in cui lo spirito di Hope Sandoval imperversa sulla scena (Banks Are Broken, Old Ladies Lament). Piacciono molto anche le sinuose movenze à la Anna Calvi di Tractor.
Tutto sommato Rachel Sermanni non offre nulla che non si sia già ascoltato nel cantautorato acustico femminile, ma le canzoni funzionano, l’impianto melodico a volte prende traiettorie inattese e i suoni sono sì puliti, ma senza edulcorazioni. Attendiamo la consacrazione definitiva al prossimo giro.
(2015, Middle Of Nowhere)
01 Run
02 Wine Sweet Wine
03 Old Ladies Lament
04 I’ve Got A Girl
05 Don’t Fade
06 Tractor
07 Ferryman
08 Banks Are Broken
09 Begin
10 This Love
IN BREVE: 3,5/5