Perché della crew fa parte anche il cugino, John Walt, accoltellato e ucciso su un treno a Chicago per uno stupido diverbio. E da quel trauma, Tahj Malik Chandler (vero nome del Nostro) farà sorgere la fenice compositiva di quest’opera. Anticipata di qualche giorno la vittoria del Pulitzer da parte del collega Kendrick Lamar, l’uscita di Saba è tutto fuorché un’innovazione del genere: hip hop vecchia maniera con influenze jazz, soul, r’n’b più una combo di liriche micidiali.
Si sente Lupe Fiasco, si sente J Dilla – si sente soprattutto la sopracitata Pivot Gang. L’opener BUSY / SIRENS mette immediatamente la ferita in mostra: “I’m so alone, but all of my friends / But all of my friends, got some shit to do / […] Jesus got killed for our sins, Walter got killed for a coat”. Il tema portante, la morte, la scomparsa, si articola da questo punto in poi nelle diramazioni dell’alienazione, della solitudine, dei ricordi. “If you press logout, you get forgotten” – rappa il ragazzo in LOGOUT, uno degli episodi più riusciti del disco.
Eppure sono, in verità, tutte perle quelle contenute in “Care For Me”: da BROKEN GIRLS e LIFE (“I got angels runnin’ ’way, I got demons huntin’ me / I know ’Pac was 25, I know Jesus 33 / I tell Death to keep a distance, I think he obsessed with me”) sino al capolavoro PROM / KING, passando per le più soffici SMILE e GREY. La prospettiva della fine in prima persona è protagonista della conclusiva HEAVEN ALL AROUND ME (uno dei tanti riferimenti religiosi contenuti nell’LP) che chiude finalmente il cerchio: dal punto di vista di chi è sopravvissuto al punto di vista di chi non ce l’ha fatta.
Probabilmente Saba non sa che in Italia è esistito un enorme poeta con questo cognome. Chissà che la fortuna, in versi, non sia dalla sua parte nonostante un destino segnato dalla tragedia.
(2018, Saba Pivot / LLC)
01 BUSY / SIREN (feat. Themind)
02 BROKEN GIRLS
03 LIFE
04 CALLIGRAPHY
05 FIGHTER (feat. Kaina)
06 SMILE
07 LOGOUT (feat. Chance The Rapper)
08 GREY
09 PROM / KING
10 HEAVEN
IN BREVE: 4/5