Strettamente legata al post punk, l’anima delle Savages è afflitta da un decadentismo romantico, in queste dieci canzoni arde una fiamma oscura e tormentata che produce colpi bassi à la Joy Division (When In Love) ma anche solenni commiati sospesi sull’orlo dell’abisso (Mechanics). Jehnny Beth si prende la scena con i suoi vocalizzi spigolosi, una Jane Jarboe posseduta dal demone di Diamanda Galas. Non sbaglia una melodia, è feroce e ossessiva (The Answer), austera (Evil), malinconica mentre naufraga tra le profonde acque di enigmi esistenziali (“Is human to adore life?” nella title track, la cui coda elegiaca lambisce le rarefazioni del post rock).
L’elegante aggressività della chitarra di Gemma Thompson supporta la pulsante sezione ritmica, ora incalzante in Evil, ora tribale e primordiale in I Need Something New, il vento soffia e porta con sé l’odore acre del sangue fresco. Tanto sudore e carne viva, tante lacrime e sofferenza, gli elementi fondamentali per poter adorare la vita.
(2016, Matador)
01 The Answer
02 Evil
03 Sad Person
04 Adore
05 Slowing Down The World
06 I Need Something New
07 When In Love
08 Surrender
09 T.I.W.Y.G.
10 Mechanics
IN BREVE: 4/5