La mellow Drunk con 6LACK funziona meglio della ripetitiva Chopstick con Travis Scott che è servita come brano di anticipazione. Al contrario, l’altra anticipata Numb Numb Juice, assieme a Die Wit Em e 5200, sono tra le più identificative dello stile di Q. In Lies e Floating, Groovy Q si cela all’interno della proprie canzoni, tanto che non è facilmente intuibile quale sia il principale artista e quali i features. Q ha ammesso di aver rimosso molti versi e ridotto i brani per tutta la lunghezza dell’album: entrambi i pezzi ne risentono, non avendo Q una netta prevalenza rispetto agli altri artisti. Oppure diversamente l’opening, Gang Gang, da cui avremmo voluto ascoltare di più.
Sicuramente è da considerare la strategia di voler aumentare gli streaming e la costante frenesia che rende difficile mantenere l’attenzione per più di tre minuti, opportunità persa per Quincy che ha più volte dimostrato di poter gestire brani anche per lunghezze di cinque o sei minuti. Produzione notabile di Boi-1da in CrasH, che riutilizza il sample di DJ Premier creato per “Boom” di Royce Da 5’9”. Soggetto il rapporto con la famiglia, ma soprattutto la figlia è protagonista: “So, girl, be proud that your skin black / And be happy, girl, that your hair napped”.
Il collegamento con Kid Cudi in Dangerous fa particolarmente piacere, dopo che Q ha reso noto il periodo buio che ha passato e la depressione di cui Cudi ha sempre discusso apertamente, con l’obiettivo di aiutare chi si sente troppo intimidito per parlare della malattia. La parte introspettiva è in Tales e in Attention: “Let me tell you ‘bout this story, when Quincy died, it had started / I left jail on house arrest and now ever since I’ve been starvin’ / You know pain on my mama’s face when the opps can call me a loser / Ain’t achieve shit, her son quit sports to become a Crip / ‘Nother single mother that failed, lost her son in the mix / Workin’ hard through all her problems, her son just couldn’t be fixed”. L’outro Attention fa capire perfettamente l’intenzione dell’album: Q si sente rinato dopo una vita vissuta fin troppo attraverso espedienti e situazioni vissute al limite.
La differenza di ScHoolboy Q permea attraverso la musica, ma non risulta neanche forzata. Un ScHoolboy Q cui l’hobby principale è diventato il golf (”Gotta hit the golf course to get a piece of mind”), ormai trasferitosi a Calabasas, nella mecca delle celebrities (Bieber, Kardashians, Drake, etc.), per cercare di dare a sua figlia un’infanzia migliore di quella vissuta da lui, non più a Hoover Street in South Central Los Angeles. Ora influenzato dall’alcol e non più dalle “prescription drugs”. È un’evoluzione della persona più che dell’artista questo “CrasH Talk”, ma che purtroppo non riesce a essere dirompente come le precedenti. Ora che Quincy Haley ha trovato se stesso, aspetteremo che arrivi il momento anche per ScHoolboy Q.
(2019, Top Dawg / Interscope)
01 Gang Gang
02 Tales
03 CHopstix (feat. Travis Scott)
04 Numb Numb Juice
05 Drunk (feat. 6LACK)
06 Lies (feat. Ty Dolla $ign & YG)
07 5200
08 Black Folk
09 Floating (feat. 21 Savage)
10 Dangerous (feat. Kid Cudi)
11 Die Wit Em
12 CrasH
13 Water (feat. Lil Baby)
14 Attention
IN BREVE: 3/5