Potremmo definire l’album come un affiliato al Mersey Sound, ma di quello che aggira le regole e oltrepassa la curiosità dell’ascolto, fatto sta che il disco gira straordinariamente bene, dà interesse e si infila nella testa come una lunga poesia da ricordare.
A suo modo “ipnotico”, il registrato dei Serpent Power lascia scie e segni dappertutto, sgancia echi, riverberi, tracce e vecchi aggeggi (Moog, Mellotron, VC7, etc) in una sequenza stilistica pregevole e carica di vibrazioni meticce come in The Man Who Shrunk The World e Lucifer’s Dreambox. Una navigazione sonora senza pudori, con uno spirito palpabilmente differente tra le migliaia di altre, ma anche un prodotto che presagisce l’apertura di una nuova scena stilistica alternativa, con l’intento di abbracciare con totale onestà “fuori di testa” quella massa di cultori spaesati e che, in certi riferimenti horror versati in musica, cercano magari quella scarica elettrica in più. Ma staremo a vedere, per il momento gustatevi il dondolio alla Rocky Horror Picture Show di Dr. Lovecraft’s Asylum, poi il tempo farà il resto.
(2015, Skeleton Key)
01 Dr. Lovecraft’s Asylum
02 The Man Who Shrunk The World
03 Lucifer’s Dreambox
04 Candyman
05 The Siren
06 Vampire For Your Love
07 Last Ape In Space
08 Killer Cherry Pie
09 Just A Broken Heart
10 Life Is A Ball
11 Serpent Power
12 The Vision
IN BREVE: 4/5