Brani che spezzano le ossa, il fiato e tutto quanto resta da annientare: Your Love Is Killing Me la dice lunga già dal titolo, il cantato davvero sofferente della Van Etten è il classico dito in una piaga che non tende a rimarginarsi. Break Me è di un’intensità devastante e mette in luce un songwriting che fa della semplicità la sua arma vincente: niente metafore forzate, niente elucubrazioni, solo sincero dolore e pensieri messi in musica. I Love You But I’m Lost è una ballad tutta piano e leggerissime percussioni in cui spicca la prova vocale di Sharon, un lungo e soffocato lamento che attanaglia dal primo all’ultimo secondo.
I delicati beat di Taking Chances e Our Love aggiungono qualcosa di vagamente moderno a una formula per il resto piuttosto classica, folk-pop d’autore a tinte scure, sul solco di una tradizione difficile da seguire senza scadere nel trito e ritrito, circostanza che Sharon aggira abilmente.
Solo nel finale si assiste a un’immaginaria apertura, tanto vocale quanto musicale, con quell’altra ballata per pianoforte che è I Know e con la conclusiva Every Time The Sun Comes Up: in coda a quest’ultima traccia, qualche istante dopo la fine, si sente ancora la Van Etten sussurrare «maybe something will change», primi versi di Nothing Will Change. Il tono è però diverso, quasi un sorriso accennato che poi esplode scrosciante, come a dire che in fondo anche Sharon è consapevole che prima o poi tutto andrà per il verso giusto.
(2014, Jagjaguwar)
01 Afraid Of Nothing
02 Taking Chances
03 Your Love Is Killing Me
04 Our Love
05 Tarifa
06 I Love You But I’m Lost
07 You Know Me Well
08 Break Me
09 Nothing Will Change
10 I Know
11 Every Time The Sun Comes Up
IN BREVE: 4,5/5