Da quel 2012 a oggi Anja ha acquisito un po’ di serenità, è diventata madre e la cosa non poteva non avere risvolti sul suo processo creativo, in primis in quanto a tempistiche, visto che sei anni sono un bel pezzo di vita da mettere fra un disco e l’altro. E ovviamente anche dal punto di vista artistico, con questo From Gas To Solid / You Are My Friend che risente della più recente evoluzione della sua autrice. L’artwork non vede più lo sguardo gelido della Plaschg a fissarci, è una non meglio identificata immagine della Terra che allontana Anja da se stessa e dall’introspezione che finora aveva avuto la meglio nelle sue esplorazioni sonore.
Il paio con l’aspetto visivo lo fa la musica: l’elettronica algida dei suoi primi due capitoli discografici fa qui un passo indietro (anche se in Falling ritorna prepotente), lasciando molto più spazio a pianoforte, archi e fiati, che se in passato erano il contorno adesso diventano la portata principale. Il risultato ne guadagna in termini di leggerezza, vedi Surrounded che un respiro e un’apertura come non se n’erano mai visti nella produzione firmata Soap&Skin. E se non bastasse l’intera tracklist a far percepire ciò, ci pensa proprio in chiusura la cover di What A Wonderful World a esplicitare il tutto, certo non fresca come l’originale ma significativa in quanto a concetto.
Certo il malessere dell’esordio del 2009 e quello filtrato del 2012 nascondevano un innegabile fascino goticheggiante e una persistente aura di mistero, ma Soap&Skin ha dimostrato con “From Gas To Solid / You Are My Friend” di saper toccare le corde dell’anima anche quando un po’ di luce la investe, per un altro verso ma penetrante allo stesso modo.
(2018, PIAS)
01 This Day
02 Athom
03 Italy
04 (This Is) Water
05 Surrounded
06 Creep
07 Heal
08 Foot Chamber
09 Safe With Me
10 Falling
11 Palindrome
12 What A Wonderful World
IN BREVE: 3,5/5