“Wig Out At Jagbags” nasce nelle intenzioni di Malkmus come una sorta di concept sulla Germania, sulla città di Colonia in modo particolare. Se di questi tempi è già complicato mettere a punto un buon album, figuriamoci le difficoltà nel doverne fare uno non solo buono ma pure a tema. Saremo noi tonti, ma il filo conduttore che dovrebbe legare le dodici tracce appare piuttosto labile.
Dal punto di vista musicale, anche gli spunti degni di nota latitano: l’indie-rock di casa Malkmus è qui più modesto del solito, a ulteriore testimonianza di come una grande band (sì, stiamo parlando dei Pavement) non è fatta 9 volte su 10 da un solo componente, seppur fondamentale. Nel presentare il disco Malkmus aveva parlato di un sound vicino, tra gli altri, ai Red Hot Chili Peppers: un vero mistero il solo averlo pensato. Ma anche ai Weezer, e qui la vicinanza è in qualche modo tangibile: ma davvero Malkmus ha bisogno di trarre ispirazione dalla band californiana per raccogliere qualche punto?
Il vago sapore reediano di J Smoov, con un’apprezzabile coda psichedelica, è il meglio che riusciamo a scovare all’interno di una tracklist in cui è persino complicato distinguere un brano dall’altro. Poco o nulla rimane impresso nella mente anche dopo ripetuti ascolti. Di conseguenza, poco o nulla dell’esperienza dei Jicks rimarrà negli annali del rock continuando con lavori di questo tenore. Delusione annunciata.
(2014, Matador)
01 Planetary Motion
02 The Janitor Revealed
03 Lariat
04 Houston Hades
05 Shibboleth
06 J Smoov
07 Rumble At The Rainbo
08 Chartjunk
09 Independence Street
10 Scattegories
11 Cinnamon And Lesbians
12 Surreal Teenagers
IN BREVE: 2/5