L’artista canadese, originaria di Edmonton ma ormai di base nella più stimolante Toronto, dentro questo debutto ci mette a forza tutta se stessa. Innanzitutto perché è un lavoro ispirato dalla fine di una relazione e la susseguente necessità di ricostruirsi e ricostruire la propria vita, quindi sentito fino al midollo. E poi perché in dieci tracce (più Intro) la Charles fa una sorta di excursus nelle sue influenze, non lesinando richiami ambiziosi ma ritagliandosi i giusti spazi per metterci del proprio.
Motown si diceva, e non potrebbe essere altrimenti: la già citata Soul Run, Two Steps o Sweet Memories, poste in sequenza, sono una firma in calce difficile da occultare. Ma c’è anche tanto altro: vedi le ritmiche hip hop di More Than A Man ed Endless Chain, la modernità nu soul di Heavy o il sapore da r’n’b nineties di Waiting. Il tutto filtrato attraverso gli occhi e la caparbietà di una donna che ha riversato nelle lyrics un intero percorso di vita, dalla fuga disperata (Soul Run) a una nuova alba conquistata con le unghie e con i denti (Darkness And The Dawn): un po’ una Tammi Terrell che, abbandonata dal suo Marvin Gaye, decide di tirare fuori gli artigli e cominciare a graffiare anziché versare lacrime.
In anni come quelli che stiamo vivendo, in cui le uniche soddisfazioni a 360 gradi sembrano arrivare quasi esclusivamente dalla musica nera, s’incastona alla perfeziona anche Tanika Charles col suo esordio, che flirta col passato ma ha una salda relazione col presente, giusto per rimanere in tema di complicate ma possibilissime storie d’amore.
(2017, Record Kicks)
01 Intro
02 Soul Run
03 Two Steps
04 Sweet Memories
05 More Than A Man
06 Money
07 Love Fool
08 Heavy
09 Endless Chain
10 Waiting
11 Darkness And The Dawn
IN BREVE: 3,5/5