Tracce da frontiera e da sogni dilatati, dodici elementi sonori che danno all’immaginazione il senso di raccolto e al contempo infinito, i grandi open space di un’America anelata a simbolo di libertà totale qui si raccontano in ballate di chitarre come Low Down Soul, coretti, violini, fiddle in Less Honkin’ More Tonkin’, pianoforti verticali scassati e in preda ad honky tonky avvinazzati in The Real Deal, vecchi ricordi d’indiani e cowboys, eroi impolverati in Time To Believe In, tutto qui è west al quadrato e tutto è impregnato fradicio di miasmi di Bourbon da quattro soldi in Heavently Home.
Il Mississippi a due passi e una luna perennemente rotonda poco più in là, queste le atmosfere per un ascolto piacevole e rilassante dove i giovanissimi The Deslondes suonano melodie senza tempo, facendo brecce e tagli nell’anima di chi ama scorrazzare in questi piccoli paradisi sonori con un proprio e virtuale “ronzino” da spronare al cammino.
(2015, New West)
01 Fought The Blues And Won
02 Those Were (Could’ve Been) The Days
03 Heavenly Home
04 Less Honkin’ More Tonkin’
05 Low Down Soul
06 The Real Deal
07 Still Someone
08 Time To Believe In
09 Louise
10 Simple And True
11 Same Blood As Mine
12 Out On The Rise
IN BREVE: 4/5