Louise Post, Nina Gordon, Jim Shapiro e Steve Lack di nuovo insieme a “rileggere” in maniera trasognata la forte sensibilità indie post-grunge che spesso li ha fatti abbinare al sound dei Breeders, alle belle sbavature drunken di Courtney Love era Hole, quella personalità “innocente e canaglia” che li fa piacere e (ri)piacere a ripetizione; ben quattordici tracce per un’esplosione di suoni e cori che li ha fatti riappacificare con i fan e – in special modo – con quella miriade di associazioni No Racism alle quali molto spesso hanno devoluto gli incassi delle proprie sessions live.
Indie pop elettrico dolce, incazzato e aggraziato, refrain a catena e hook da baciare a stampo, una tracklist che fa da collante ad un ascolto giovane e in vena di “jumping” senza avere il patema di cozzare su malinconie e momenti di ripensamento, tutto fila via liscio tra fun, fiatoni e voglia di vivere appieno tutto. Dalla list il rock strascinato di Black And Blonde, Prince Of Wales e The Sound Of Leaving, il power pop di Love You Less e Come Clean, Dark Thing e – per finire in gloria – il bluastro imbronciato di Lost To Me, poi l’estate nuova dei Veruca Salt vi porterà all’inverno più “caldo” che avrete mai conosciuto. Straordinario rientro.
(2015, El Camino / ASCAP)
01 The Gospel According To Saint Me
02 Black And Blonde
03 Eyes On You
04 Prince Of Wales
05 The Sound Of Leaving
06 Love You Less
07 Laughing In The Sugar Bowl
08 Empty Bottle
09 Come Clean, Dark Thing
10 I’m Telling You Now
11 Triage
12 Lost To Me
13 The Museum Of Broken Relationships
14 Atlernica
IN BREVE: 3,5/5