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Vive La Void – S/T

Se avete ben presenti i territori in cui si muovono i Wooden Shjips e, soprattutto, quelli in cui invece operano i Moon Duo di Erik “Ripley” Johnson e Sanae Yamada, non ci impiegherete troppo a mettere in colonna un paio di variabili e rendervi conto di come possa suonare l’omonimo album d’esordio del progetto Vive La Void, nuova creatura della Yamada.

La riuscita formula dei Moon Duo è sempre stata quella di un’equa e democratica suddivisione dei ruoli, in cui Johnson si riserva le scorribande psichedeliche alla chitarra mentre Yamada condisce il tutto con i suoi synth, dando così vita a uno psyck rock spaziale che, nonostante ogni tanto possa apparire ripetitivo, resta sempre e comunque ricco di fascinazioni. Se ai Moon Duo togli i synth di Yamada vengono fuori i Wooden Shjips, mentre se a venir meno è la chitarra di Johnson, cosa resta? Esatto, i synth di Yamada. E Vive La Void è fondamentalmente questo, suoni space stratificati e atmosfere eteree che si fondono tra loro.

Registrato nell’arco di un paio d’anni, negli intervalli di tempo che Sanae è riuscita a ritagliarsi tra un tour e l’altro dei Moon Duo, “Vive La Void” è un conglomerato di neanche quaranta minuti in cui gravità e assenza di gravità combattono per avere il sopravvento sulla massa corporea dell’ascoltatore. L’ipnosi cui tendono i loop ossessivi di brani come l’opener Matter rischia dopo qualche minuto di diventare senza via d’uscita, ma di tanto in tanto, come nel caso di Death Money, Yamada dà un’accelerata ai ritmi che automaticamente muta la percezione sensoriale, mentre la voce si Sanae fa capolino lontana, lontanissima, come una sorta di didascalia tra una texture e l’altra.

Il risultato ha tutti i connotati caratteristici di un side project, con ciò che ne deriva in termini di apparente incompiutezza del lavoro finito, ma se avete una manciata di minuti da dedicargli e/o sentite il bisogno di un tappeto sonoro cinematografico cui affidarvi per evadere, allora “Vive La Void” potrebbe decisamente fare al caso vostro.

(2018, Sacred Bones)

01 Matter
02 Red Rider
03 Death Money
04 Smoke
05 Blacktop
06 Devil
07 Atlantis

IN BREVE: 3/5

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